Comunione e Acclamazione

Comunione e adulazione.
(il Fatto Quotidiano, 25 agosto 2022)
Draghi si loda da solo ma non la conta giusta.
(ibidem)
Draghi riparte da Rimini e già medita di tentare un nuovo assalto al Colle.
(ibidem)
Segnali a Letta e Meloni. Il passo di lato del premier ma per restare centrale.
(la Repubblica, 25 agosto 2022)

Comunione e Acclamazione

È giunto puntual come il destino
a Rimini quel Meeting di Cielle
che scatena ogni anno un gran casino
con selfie, acclamazioni, passerelle,

bla bla ministerial, ceri, rosari,
fruscio di banconote ed omelie.
Si disse: “Più valori e meno affari!”
ma erano le solite bugie.

Ai fan di Comunione e Acclamazione
da più di quarant’anni piace assai
l’applauso più entusiasta a quel padrone
che nel momento sta facendo guai

nonché a plotoni di falsi statisti,
voltagabbana ed intrallazzatori,
parolai ed eterni democristi,
puttanieri in calore, professori.

Hanno applaudito Silvio Berlusconi,
Giulio Andreotti, Enrico Letta, Monti,
De Michelis, Martelli, Formigoni,
Pivetti, Cuffaro, Craxi, Tremonti,

Cossiga, Biondi, Prodi Mortadella,
il Bomba Renzi, Napolitan, Bersani,
Veltroni Walterloo, Boschi, Mastella,
D’Alema, Bossi, Amintore Fanfani.

Riassunto in tre parole: cani e porci.
È il ventiquattro agosto in calendario
e dopo tutti questi bei catorci
a Rimini è arrivato Super Mario,

venuto per narrar la sua versione
sulle azion del suo splendido governo
ai fan di Comunione e Adorazione
che gli dimostrano amore eterno.

Standing ovation, grida, acclamazioni,
onde d’affetto in entrata e uscita,
scrosci di battimani, invocazioni,
per il migliore giorno della vita

nell’attesa di un altro imbonitore
o imbonitrice, visto il triste andazzo,
da fare santa col più grande ardore
senza mostrare il minimo imbarazzo.

Il Miglior si santifica da solo:
risorsa nazional, numero uno,
salvatore dal Covid con Figliuolo,
gestore di quattrin come nessuno

che salva la Nazion dalla rovina,
garante nei confronti della Ue,
difensor della povera Ucraina
grazie alle armi che mandiamo, ahimè.

Talmente bravo che Miss Alalà,
pur senza un’esperienza di governo,
l’Italia certamente condurrà
assai lontano dal temuto inferno.

Comunque Super Mario non sbarazza
ed in caso il sistema lo richieda
una nuova ammucchiata ci ramazza,
ovvio senza bisogno di una scheda.

È il fine del Pd: stare al governo
pur dopo una disfatta alle elezioni,
alla ricerca dell’inciucio eterno
con i cattivi fuori dai coglioni.

Addio Giorgia, saluti ai Cinque Stelle,
con Draghi riscendiamo dal Calvario
e a Rimini coi santi di Cielle
ci ritroviam fra un anno. Giù il sipario.

29 agosto 2022

Comunione e fatturazione

Rivoluzione scuola, ecco il piano. “Meritocrazia e apertura ai privati”.
(la Repubblica, 26 agosto 2014)
Riecco la Woodstock ciellina dove si applaude laqualunque.
(il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2014)

Comunione e fatturazione

E’ giunto, puntual come il destino,
a Rimini quel meeting di Cielle
che ogni anno scatena un gran casino
con suon di preci e indegne passerelle,

bla bla ministerial, ceri e rosari,
fruscio di banconote ed omelie.
Han detto: “Più valori e meno affari!”,
ma eran solo le solite bugie.

Cassaforte dei soldi dello Stato
era Cielle e tale è ancor rimasta,
cambia a parole, ma nulla è cambiato
e il tanfo dei quattrin tutto sovrasta.

Resta ancora il mistero degli applausi
che accolgono chiunque sia il premier,
nessuno sa spiegar cosa li causi,
nessuno sa trovar qualche perché.

Hanno applaudito prémier piduisti,
mafiosi, professori, pappemolle,
puttanieri in calor, falsi statisti
ed un anno persin l’uomo del Colle.

Hanno applaudito Silvio Berlusconi,
Giulio Andreotti, Enrico Letta, Monti,
fra i non premier Bersani e Formigoni
e quest’anno per Renzi erano pronti.

Ma il guitto fiorentin vuol cambiar verso
e ai poveri ciellin l’ha data buca,
anche se, astuto, il tempo non ha perso
narrando a Tempi qualche fanfaluca,

ma anzitutto riempiendo di ministri
il palco dell’ignobile adunata.
Impon la cronaca che si registri
che la Giannini a Rimini è arrivata,

accolta dagli applausi e da una ola
dei ploton di entusiastici ciellini
cui narra la riforma della scuola
che a quelle sol dei preti dà i quattrini.

Non lo permette la Costituzione,
dei ministri il Consiglio non sa nulla,
ma cambia verso il premier fanfarone
e la Costituzion lesto maciulla.

I ciellini per storia e tradizione
governativi son sempre e comunque
per una semplicissima ragione:
ch’è il governo che gli euro spende, dunque…

Mentre piovono applausi ed ovazioni
da gente con tre bocche ed otto mani,
a un tratto si scatenan lampi e tuoni:
scende Gesù dai suoi cieli lontani

per cacciare dal Tempio via i mercanti.
Quando i suoi colpi iniziano a cadere
la torma di affaristi si fa avanti
e lo allontana a calci nel sedere.

blog MicroMega, 29agosto 2014

Emergenza Letta

Letta dal Meeting sfida Berlusconi. “Chi segue interessi di parte verrà punito. Già in ottobre cambiare il porcellum”. Stoccata anche alla fronda del Pd: “Alt ai professionisti del conflitto”.
(la Repubblica, 19 agosto 2013)
Messa coi ciellini e larghe intese, a Rimini un revival in stile dc.
(ibidem)
“Resisto io a capo del centrodestra”.
Berlusconi dà il segnale di battaglia e il Pdl assedia di nuovo Napolitano.
(la Repubblica, 20 agosto 2013)
Abolizione del porcellum, il Pdl fa muro.
(ibidem)
B. va alla guerra totale: pressioni, minacce, dossier.
(il Fatto Quotidiano, 20 agosto 2013)
Avviso al Quirinale e al Pd: “Il governo finisce con Berlusconi”.
(ibidem)
B. non si salverà, gli restano soltanto i franchi tiratori.
(ibidem)

Emergenza Letta

“Emergenza uomo” è il tema
e il premier con l’anatema
apre il Meeting di Cl,
show di democriste stelle.

E’ prevista anche la messa,
essenzial santa premessa
a un incontro benedetto
e da Dio Padre protetto.

Giorgio Re, Sua Onnipotenza,
con la video conferenza
ed i soliti sermoni
miete applausi ed ovazioni,

funzionando da apripista
per la stella democrista,
salvatore del Paese
col governo a larghe intese.

Dove Monti un anno fa,
colto dalla cecità
a dalla cialtroneria,
vide nella galleria

una luce verso il fondo,
Letta Enrico fa un affondo
tipico della scamorza
che tuonando si fa forza.

“Un governo illuminato
ha da tempo cominciato
un percorso di speranza…
Che nessun, per tracotanza

e interesse personale,
provi a farlo finir male
nel momento in cui la crisi
della fin dà i primi avvisi!

Con il popolo che aiuta
fermeremo la caduta,
ne usciremo, ve lo giuro,
se operiam per il futuro!

Dal porcellum cominciamo,
entro ottobre lo aboliamo”.
Con coraggio da leoni
Letta attacca Berlusconi.

Nell’emettere il ruggito
pare non aver capito
che, pur molto battagliero,
vale meno di uno zero,

di uno sporco pedalino,
poiché è solo un burattino
con ben tre burattinai.
Uno è Giorgio scaccia guai

che, tenendolo per mano,
lo portò in bocca al caimano.
L’altro è il noto galeotto
che ogni giorno si fa sotto

con minacce e con ricatti:
“O convinci i mentecatti
senator del tuo partito
a votar per un bandito

o il governo a larghe intese
finirà fra qualche mese,
alla faccia tua e del nonno”.
Terzo nel togliergli il sonno

è il Pd, un burattinaio
che ne vale un centinaio:
mille mani, cento fili,
cento menti, cento stili

per frenarlo e intimorirlo,
per fregarlo e per tradirlo.
Vivo per la parlantina,
Letta è un morto che cammina.

23 agosto 2013

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