Chi è colpa del suo mal…

L’eterno ritorno di Berlusconi, da caimano a (falso) statista.
(la Repubblica, 23 febbraio 2018)

Chi è colpa del suo mal…

Dell’Europa è il paradosso.
L’ha nell’undici rimosso
a pedate nel sedere,
mentre adesso il Cavaliere

vien riaccolto a braccia aperte.
Junker pare il più solerte
nel suo alcolizzato dir:
“Mon cher Silvio, quel plaisir!”,

dopo quattro whisky almeno
tracannati in un baleno.
Con la Merkel anche i crucchi
sobri o non del tutto ciucchi

si trasformano in lacchè:
“Grazie, Silvio dalla Ue!”
Eppur chi seminò il sale
ora dice, criminale,

col sorriso da teatrante:
“Per l’Italia son garante
e Salvini, grazie a me,
non sarà giammai premier!”

Fa stupor vedere in pista
Silvio da antipopulista,
sentir il padrin padrone
dire con moderazione:

“Saran ben seicentomila
i migranti in lunga fila
dall’Italia allontanati!”,
nonché: “Ai vecchi più sdentati

doneremo una dentiera!”
E’ tornato, ahimè, com’era
dopo le immersion termali
e le plastiche facciali.

Ci risiam con i condoni,
con gli aumenti alle pensioni
ed a tutti meno tasse:
la flat tax e, non bastasse,

auto, casa e successioni
libere da imposizioni.
Lotta all’evasion fiscale
per la quale il criminale

fu peraltro condannato
ed espulso dal Senato,
oramai una vecchia storia
per chi non ha più memoria.

Non c’è più nessun che inquadri
il decreto salvaladri,
vagon di leggi vergogna,
una per ogni bisogna,

lodo Alfan, lodo Schifani
che i processi fan lontani,
legge per le prescrizioni
che fa santi dei demoni,

legge blocca rogatorie,
leggi per le sanatorie,
legge sul falso in bilancio
che alla corruzion dà slancio.

E i conflitti di interessi,
le decine di processi,
giornalisti fatti fuori,
corruzion di senatori,

i quattrin dati ai mafiosi,
gli stallieri misteriosi.
“Il razzismo non esiste!”
“Le violenze? Antifasciste!”

Di Mubarak la nipote,
le olgettine con la dote,
la D’Addario nel lettone,
come personal lenone

Tarantini messo in pista,
“Mussolini? Uno statista
che mandava gli empi al mare!”
“La patonza ha da girare!”

Tutto questo è perdonato,
il caimano è ritornato
per il ben della Nazione,
grazie a un popolo coglione,

ma coglion oltre ogni dir.
“Mon cher Silvio, quel plaisir!”
“Caro Silvio, che piacere!”
Giù il sipario. Miserere.

blog MicroMega, 27 febbraio 2018

Non c’è Rosa…to senza spine

Si lavora a un governo di unità nazionale, anche con Leu, pezzi di Lega e M5S.
(il Fatto Quotidiano. 20 febbraio 2018)
Larghe intese ormai al tramonto. Berlusconi: questo Pd non tiene più.
L’uscita di sicurezza dal probabile stallo perde quota.
(la Repubblica, 21 febbraio 2018)

Non c’è Rosa…to senza spine

Rosatellum, legge orrenda.
Nata per esser tregenda
per Di Maio ed i grillini,
sarà tomba dei piddini.

Fatta per le coalizioni
che il campion dei fanfaroni
Renzi ha sempre disdegnato,
la creatura di Rosato

vuole che il Pd si allei.
Così han scelto tre pigmei,
quello che il mercato offriva
al Pd locomotiva.

Raccattati da Fassino,
il Nessuno subalpino
del toscano servitore
diventato mediatore,

sono tre mini alleati
dai sepolcri riesumati
per tener viva la speme.
Tre fantasmi fanno Insieme

che raggruppa i socialisti
con i verdi e gli ulivisti,
gente che con un portento
può arrivare all’un per cento.

La moral guida n’è Prodi
liberatosi dai chiodi
che l’avevan crocifisso.
Altro team verso l’abisso

è +Europa, il partitino
messo su dalla Bonino
col democristian Tabacci.
Che bel gruppo…li mortacci!

Baciapile, radicali,
banche e multinazionali!
Corre coi vessilli Ue
e pertanto piace al Re,

Sua Maestà Napolitano,
in stabilità titano.
Grazie al tocco del monarca
la raccolta sarà parca.

Terzo socio di Matteo,
terzo ignobile pigmeo,
Civica e popolare.
La poltrona deve dare

a Beatrice Lorenzin,
la Signora dei vaccin,
che ha in Casini ed in Cicchitto
due campion che vanno dritto

al disastro col Pd
che a Rosato disse sì.
Terzo posto garantito
ed a Renzi il benservito.

Grazie al podio conquistato
ed a Silvio restaurato
con la tecnica egiziana
che una mummia rende umana,

una coppia al centro avanza,
frutto vil dell’alleanza
fra un Pd da sempre in crisi
dove tutti son divisi

e l’antica Forza Italia
che il caimano tenne a balia
con l’aiuto dei mafiosi.
Et voilà, viva gli sposi

del governo a larghe intese
di un immemore Paese!
Pronubo quel Mattarella
che farà la damigella.

Lieto fine, se va bene
e la coppia i voti ottiene
per far una maggioranza.
Ma se è grande la mattanza

e al caiman marron crinito
servirà più d’un partito
per formare il suo governo,
finirà il Pd all’inferno

e anziché essere sposa
sarà sguattera vogliosa,
lieta quando il Cavaliere
le palpeggerà il sedere.

blog MicroMega, 22 febbraio 2018

Torna piccino mio

Rieccolo, l’Europa riabilita Berlusconi: “Il Ppe sta con lui”.
(il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2018)
Gentiloni si avvita alla poltrona: attacca solo il M5S e si tiene buono B.
(ibidem)
La grazia di Scalfari e il lifting morale di Silvio.
(il Fatto Quotidiano, 24 gennaio 2018)
Ultimo bluff di Renzi e B per salvare l’inciucione.
(il Fatto Quotidiano, 7 febbraio 2018)
Spd e Merkel ormai d’accordo su tutto, resta da trovare un ruolo per Schulz.
(la Repubblica, 7 febbraio 2018)

Torna piccino mio

Berlusconi sta tornando.
Dall’Europa messo al bando
fra irridenti risolini
e severi bollettini,

ora è tutto perdonato.
Che sarà mai capitato?
Una folla di anti Ue
sta spuntando ovunque e, ahimè,

sta rischiando anche l’Italia
che il Pd più non ammalia.
Se l’Europa va a puttane
una cosa sol rimane:

affidarsi a un puttaniere.
Perciò: “Welcome, Cavaliere!”
A Bruxelles dov’è tornato
s’alza un coro sgangherato:

“Lo statista è da lodare
e non da riabilitare!”
“Grazie a Silvio Berlusconi
la miglior delle Nazioni

diverrà l’Italia che
sarà un faro della Ue!”
“Avrà Silvio il nostro appoggio!”
Di leccate ognun fa sfoggio.

Il ritorno del caimano
piace al popolo italiano,
grazie ad un lifting morale
ognun scorda il criminale,

le sentenze, i suoi processi,
i conflitti di interessi,
girotondi, leggi ad hoc,
corna, insulti, amori shock,

i suoi esordi avventurosi,
le amicizie coi mafiosi,
l’inchiavabile culona
diventata santa icona.

I suoi eredi del Pd,
un per cento in meno al dì
grazie al figlio di Tiziano,
sanno che con il caimano

un futuro ancora avranno
e con lui governeranno
senza inciuci e sotterfugi.
La Democrazia trangugi…

Il Pd già nel passato
i programmi ha realizzato
del caiman fatto statista.
Un bel po’ di posti in lista,

rifiutati agli orlandiani,
son per gli ex berlusconiani
e in campagna elettorale
lungo tutto lo stivale

Forza Italia ed il Pd
non si attaccano bensì
fanno sempre a lingua in bocca.
Mattarella si balocca

con l’amato Gentiloni
perché sia con Berlusconi
fonte di stabilità,
quella che trionferà

con la Merkel democrista
e Schulz, falso socialista
alleati nuovamente,
anche in mezzo al continente.

Giunti a questo punto è chiaro
anche all’ultimo somaro
che votar non serve a un cazzo:
è okkupato già il Palazzo

dalle ignominiose schiere.
Lo si fa poiché è un dovere,
per rispetto a chi morì
per ridarci il No e il Sì.

La moral della faccenda
non può essere più orrenda,
ma è la triste verità:
Berlusconi tornerà,

chiunque vinca, chiunque perda.
Noi restiamo nella merda,
popolo senza memoria
né attenzione per la storia.

blog MicroMega, 8 febbraio 2018

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