Sic transit gloria mundi

Chi l’ha visto?
(il Fatto Quotidiano, 15 aprile 2022)
Sindaci, pm, industriali: tutti mollano SuperMario.
(il Fatto Quotidiano, 16 aprile 2022)

Sic transit gloria mundi

Quando l’amato Sergio Mattarella
Draghi sfornò, col buco la ciambella,
fece gioire tutto l’universo
poiché il domani si annunciava terso.

“Qui è arrivato un fenomeno, un portento,
la star miglior di tutto il Parlamento!”
A buon diritto detto SuperMario,
nelle risposte lesto e lapidario,

tutta efficienza, tutto pragmatismo,
dotato di incredibile attivismo,
lontano dal caotico passato,
un Messia sulla terra è ritornato.

Mettendo nel governo cani, porci
e dei partiti i più gran catorci,
ad eccezion di quel della Meloni,
si illuse di trovar le soluzioni

per governare al meglio il Belpaese
senza tradir le speranzose attese,
ma dopo poco tempo si scoprì
che scopa nuova scopa ben tre dì.

L’erede della Merkel nella Ue
è esperto solamente di dané,
ma governare è tutta un’altra cosa
e in più con una ghenga litigiosa.

Dicendo “Qui finì la mission mia”
SuperMario tentò di scappar via
per diventare capo dello Stato
ma visse il suo Papeete e fu trombato.

Finì il suo sogno e quel degli italiani,
finirono ovazioni e battimani
ed ebbe tutti contro. I magistrati
annunciano lo sciopero indignati

per la riforma infam della Giustizia,
uno schifo e per loro una nequizia.
I sindacati danno l’altolà
perché ha tagliato scuola e sanità.

Sono molto delusi gli industriali:
“Mancano gli interventi strutturali,
stan salendo le tasse sulle imprese
vengon tradite le iniziali intese”.

Anche i sindaci cazziano il Migliore
e Sala lancia un grido di dolore:
“Il governo trascura le città!”
ha sentenziato con un bla bla bla.

Non va meglio con Scholz e con Macron
poiché si è scelto Biden da padron
ed il suo Lukashenko è diventato
col perenne atlantismo che è tornato.

Con l’elmetto e con la mitraglietta
sta correndo con Gentiloni e Letta
per fare della Nato il segretario
di Stoltenberg ancor più temerario.

Manda le armi a Kiev perché la pace
al presidente Sleepy Joe non piace.
Petrolio e gas? “Siam pronti a farne a meno!”
senza coglion restando in un baleno.

Li comprerem da biechi dittatori
a prezzi degli attuali ben peggiori
e soprattutto con il contagocce:
“Siam pronti a rinunciare a termo e docce!”

Ringraziam Matterella che con Draghi
ci fa tornare ai tempi dei nuraghi
poiché il fenomeno fu assai caduco.
Alla ciambella hanno tappato il buco.

blog MicroMega, 10 maggio 2022

Curdostaisereno

“No a un’altra Srebrenica, sconfiggeremo i terroristi”. Renzi fra i profughi in Iraq promette l’aiuto della Ue.
(la Repubblica, 21 agosto 2014)
Armi, sì delle Camere. No di M5S e Sel.
(ibidem)
Renzi, Veni, Vidi, Dixi. “Insieme li sconfiggeremo”.
(il Fatto Quotidiano, 21 agosto 2014)
La strana formalità nel Palazzo deserto.
(ibidem)
Sturmtruppen.
(il Fatto Quotidiano, 29 agosto 2014)
“Pochi giorni per le armi ai curdi”. Ma non si sa come.
(il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2014)
Una coalizione di 10 paesi per fermare i jihadisti. Obama: “Li distruggeremo”.
(la Repubblica, 6 settembre 2014)

Curdostaisereno

Nel mezzo dell’estate, il venti agosto,
della Ue nominatosi sceriffo,
Renzi partì, volando all’avamposto
dal quale i curdi fan guerra al Califfo.

Gli han procurato il solito bambino
col quale, come sempre, batte il cinque
e col suo bell’accento fiorentino
è sceso in guerra contro chi delinque.

Calzoni grigi, bianca la camicia,
con scarponcin da trekking, il premier
la cerimonia con i curdi officia
nel nome dell’Italia e della Ue.

“Questa battaglia vinceremo insieme
e al Califfo faremo un bel paltò!”
Poi, rivolto a un cristian pieno di speme:
“Sereno, amico, non ti scorderò!”

Vista del grave tema l’importanza,
Pinotti e Mogherini han deportati
dalla loro onorevole vacanza
un po’ di senatori e deputati:

sia per spiegare il Kurdistan cos’è,
sia per votar che i curdi stiamo armando,
primi fra i primi degli stati Ue.
Ma quali armi stiam loro mandando?

Razzi, kalashnikov, vecchie ferraglie
fatte dai russi cinquant’anni fa,
avanzi di balcaniche battaglie
che invece di ammazzar fanno cra cra.

Par che al momento della spedizione
il luogo e il nome del destinatario
abbian causato qualche esitazione.
Le armi dell’aiuto straordinario

van mandate al governo dell’Iraq
o in Kurdistan dove il Califfo preme
ed è molto vicino il patatrac?
Governo e curdi oggi stanno insieme,

ma in passato non fu sempre così.
“A chi le abbiam promesse van mandate!”
Visto che Renzi sembra lì per lì
averle a tutti quanti preannunciate,

le soluzion possibili son queste:
mandar le armi una metà ciascuno,
metà a Baghdad, metà nelle foreste.
Tutti i proiettili spedire all’uno

ed all’altro mandare gli armamenti,
così che poi si accordino fra loro.
Oppure a mezza via fra i richiedenti
far arrivare il bellico tesoro,

così che il più veloce se lo prenda.
Il genio troverà la giusta mossa
ed un tweet chiuderà questa vicenda,
mentre il Califfo ride della grossa.

Intanto in Galles con la Nato Obama,
nelle sue vesti di mondial sceriffo,
ad alta voce lancia il suo proclama:
“Come Bin Laden finirà il Califfo!

Con dieci membri chiave della Nato
distruggeremo i perfidi jihadisti!”
Visto che pure Renzi è un alleato,
meglio non esser come lui ottimisti!

blog MicroMega, 9 settembre 2014

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