Dagli amici mi guardi Iddio…

Grane, attriti e sparate. La fatica di Meloni a gestire i suoi ministri. “Dovete parlare poco”.
(la Repubblica, 21 luglio 2023)

Dagli amici mi guardi Iddio…

Da troppi ritenuta un gran portento
era partita con le vele al vento,
un veliero che naviga sui mari
correndo come un treno sui binari.

La maggioranza par tosta e compatta
e può stare col culo nell’ovatta
considerato che le opposizioni
fra lor si battono come leoni

su qualunque argomento tutti i dì
ad eccezion del solito Pd
che grazie alla sua nuova segretaria
rischia ogni giorno di saltar per aria.

Quindi va ben per Giorgia il timoniere,
con mare calmo, assenza di scogliere,
con l’amico spirar degli alisei
ed il sostegno dei fascisti dei?

Non è proprio così, per l’equipaggio
che rende periglioso un facil viaggio.
Il più movimentato è Carlo Nordio
che a partire dai giorni dell’esordio

ha dichiarato guerra ai magistrati
ottenendo due buoni risultati:
far incazzare Sergio Mattarella
che ha convocato Sora Garbatella

chiedendo di abbassar di molto i toni
ed incassar due grandi cazziatoni
e uno stop dall’idrofoba premier.
Poi c’è il caso Daniela Santanché,

altezzosa ministra del Turismo,
purtroppo dedita all’affarismo
con debiti a gogò, con bancarotta,
falsi in bilancio in un dossier che scotta.

C’è Lollobrigida, in arte Lollo,
che alla ducetta complica il decollo
parlando d’etica sostituzione:
anche per lui severa ammonizione.

Poi c’è il ministro Raffaele Fitto
che a quanto pare sta viaggiando dritto
verso un gran flop del Pian di resilienza:
siamo in ritardo fin dalla partenza,

tanti quattrin arriveran più tardi
se non ci toglieranno dei miliardi.
C’è il caso umano della Casellati
i cui consigli vengono snobbati

in tutti i tavoli delle riforme.
La zia di Mubarak soffre e non dorme:
da potenzial ministra alla Giustizia
al trattamento da fresca novizia.

Ed infine c’è il vice presidente
che tutti i giorni arringa la sua gente
in eterna campagna elettorale.
Per una citazione su un giornale

alla Meloni dà sempre battaglia.
Cara ducetta con questa gentaglia
il tuo governo sopravviverà
sol se ne cacci almeno la metà.

Carlo Cornaglia

31 luglio 2023

Dagli amici mi guardi Iddio…

Grane, attriti e sparate. La fatica di Meloni a gestire i suoi ministri. “Dovete parlare poco”.
(la Repubblica, 21 luglio 2023)

Dagli amici mi guardi Iddio…

Da troppi ritenuta un gran portento
era partita con le vele al vento,
un veliero che naviga sui mari
correndo come un treno sui binari.

La maggioranza par tosta e compatta
e può stare col culo nell’ovatta
considerato che le opposizioni
fra lor si battono come leoni

su qualunque argomento tutti i dì
ad eccezion del solito Pd
che grazie alla sua nuova segretaria
rischia ogni giorno di saltar per aria.

Quindi va ben per Giorgia il timoniere,
con mare calmo, assenza di scogliere,
con l’amico spirar degli alisei
ed il sostegno dei fascisti dei?

Non è proprio così, per l’equipaggio
che rende periglioso un facil viaggio.
Il più movimentato è Carlo Nordio
che a partire dai giorni dell’esordio

ha dichiarato guerra ai magistrati
ottenendo due buoni risultati:
far incazzare Sergio Mattarella
che ha convocato Sora Garbatella

chiedendo di abbassar di molto i toni
ed incassar due grandi cazziatoni
e uno stop dall’idrofoba premier.
Poi c’è il caso Daniela Santanché,

altezzosa ministra del Turismo,
purtroppo dedita all’affarismo
con debiti a gogò, con bancarotta,
falsi in bilancio in un dossier che scotta.

C’è Lollobrigida, in arte Lollo,
che alla ducetta complica il decollo
parlando d’etica sostituzione:
anche per lui severa ammonizione.

Poi c’è il ministro Raffaele Fitto
che a quanto pare sta viaggiando dritto
verso un gran flop del Pian di resilienza:
siamo in ritardo fin dalla partenza,

tanti quattrin arriveran più tardi
se non ci toglieranno dei miliardi.
C’è il caso umano della Casellati
i cui consigli vengono snobbati

in tutti i tavoli delle riforme.
La zia di Mubarak soffre e non dorme:
da potenzial ministra alla Giustizia
al trattamento da fresca novizia.

Ed infine c’è il vice presidente
che tutti i giorni arringa la sua gente
in eterna campagna elettorale.
Per una citazione su un giornale

alla Meloni dà sempre battaglia.
Cara ducetta con questa gentaglia
il tuo governo sopravviverà
sol se ne cacci almeno la metà.

Carlo Cornaglia

26 luglio 2023

I cacasotto

Da Di Maio alla Lega. A ognuno la sua paura

(la Repubblica, 20 luglio 2019)

I cacasotto

Fanno selfie, fan dispetti,

fanno tweet, pongon paletti,

ogni dì fanno i gradassi

e minacciano sconquassi,

dicon: che ci stiamo a fare

e si mandano a cagare,

stabiliscono scadenze,

lancian ultime avvertenze,

fan capricci, fan moine,

dicon: siam giunti alla fine

e la mettono giù dura,

ma in realtà hanno paura

di ogni cosa e in ogni evento

vedon pronto il tradimento.

Chi appar il più minaccioso

come sempre è il più pauroso

e Matteo non fa eccezione.

Teme arrivi un ribaltone

e Di Maio lì per lì

intrallazzi col Pd.

Dalla Russia teme guai

dove i propri samurai

gli procacciano i dané.

Ha paura che la Ue

gli respinga il commissario

dopo il suo No! temerario.

Teme che Zaia e Fontana

con l’autonomia lontana

prima o poi faccian casino.

La paura di Gigino

è brutale e senza scampo:

che gli arrivi un grosso inciampo

ed un forte terremoto,

dopo le elezioni e il voto,

gli sgraffigni in un momento,

la cadrega, il Movimento

e il doman. “Col culo nero,

torna alla casella 0!”

Anche Conte ha un gran timore:

lo stimato professore

da accettabile premier

in un amen teme che

gli sparisca il cadreghino

perché i vice fan casino.

Possibilità nessuna

che gli torni tal fortuna.

Di strappare con Di Maio

teme Fico e un altro guaio:

che ritorni Di Battista

e lo metta fuori pista.

Teme Alberti Casellati

di apparir fra gli alleati

più fedeli di Matteo

e con fare fariseo

finge la neutralità.

Il Pd che timor ha?

I renziani, poveretti,

di non essere rieletti

hanno proprio gran paura

e ogni dì con l’armatura

dan battaglia nel partito.

Zingaretti, già bollito

non appena giunto al top,

a sua volta teme il flop.

Con i bluff tra bari e ignari

per noi son cavoli amari,

la Nazione fa glu glu

nel mar d’una fifa blu.

Carlo Cornaglia

8 agosto 2019

 

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