Autoritratto

Più di ottantatré anni fa
fu Torino la città
dove venne messo al mondo
l’autor superfuribondo

fin dal suo primo vagito.
Politecnico finito
come chimico ingegnere,
praticò come mestiere

la difesa dell’ambiente
da industriale dirigente.
Come alla pensione è giunto
si è trovato Silvio l’Unto

per l’Italia sceso in campo.
L’autor, lesto come un lampo,
volle dire forte No!
e scrittore diventò,

protestando in metri vari
contro Silvio e i suoi gregari.
Poi il caimano fu cacciato
e col popolo ha esultato.

Giunse Prodi e fu un trionfo…
Durò poco e venne il tonfo
poiché a causa dei litigi
uscì da Palazzo Chigi

affidandoci al Pd
e la gioia qui finì
perché Walterloo Veltroni
fu sconfitto alle elezioni

ed a casa se ne andò.
Berlusconi ritornò.
L’autor scrisse, incarognito,
contro Silvio, il suo partito,

gli alleati della Lega,
il Pd da sempre in bega,
il pontefice romano
e il poter del Vaticano.

Berlusconi è una rovina,
il disastro si avvicina
e l’Europa dà lo stop.
A evitare un grande flop

intervien Napolitano
che con un colpo di mano
sceglie Monti per messia:
au revoir democrazia!

Fuor di sé per questi affronti,
l’autor scrisse contro Monti
e l’anziano presidente
poiché questa trista gente

la Nazion volle salvar
con più tasse e men welfare.
Dopo Letta e la Bocconi,
Renzi, il re dei fanfaroni

detto il Bomba, andò al potere
ed il fiorentin messere
fu narrato dall’autore
con politico furore

fino al dì della disfatta,
ma a Costituzione intatta.
Ahimè non c’è fine al peggio,
con Di Maio e Casaleggio

c’è Salvini che è il peggiore.
L’aspirante dittatore,
ciarlatan, fascio-razzista,
arrogante e sovranista

per fortuna si suicida
ed a Conte va la guida.
Nell’attesa generale
l’autor con il suo arsenale

imag

di poetica ironia
pubblica una antologia
su settanta capintesta
e il suo schifo manifesta

per un tempo farabutto.
Tornerà, malgrado tutto,
la passione di altre età
per Giustizia e Libertà

e l’autore, ormai canuto,
del suo mini contributo
proverà una grande gioia
prima di tirar le cuoia.

Carlo Cornaglia

1 Pensiero.

  1. Anche l’autobiografia,
    ben sintetica e stringata
    non è solo poesia
    ma lezione appassionata,
    manifestazion di ingegno,
    di modestia e di eleganza,
    di civile e saggio impegno
    in un mondo in cui creanza,
    onestà, disinteresse,
    sobrietà, rispetto, onore,
    doti son fini a se stesse
    come il senso del pudore !
    La tua “Dimmi con chi vai”
    documenta ad abbondanza
    in che melma, in quali guai
    c’han condotto l’arroganza,
    la furbizia, l’affarismo
    padre della corruzione,
    lo squallore d’un cinismo
    quasi assurto a … religione !
    Si potrebbe continuare,
    ma a qual prò mortificarsi;
    sei Tu, Carlo, “l’esemplare”
    cui dovrebbero ispirarsi
    questi quattro mentecatti
    che, scegliendo … fior da fiore,
    soggiacendo anche a ricatti
    d’ogni più lercio sapore,
    hanno posto in alti scranni
    ogni sorta di “scartina”
    atta a far sol gravi danni
    e a … svuotare la “cascina” !

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