Scacco al Re

Riforme, i saggi al via con Bossi e Tremonti. An e Lega assicurano: sulla devolution nessun dramma.
Da ieri in Cadore i quattro rappresentanti del Polo, più Speroni e i due ministri.
(la Repubblica, 21 agosto 2003)
Bossi: niente federalismo fiscale. In arrivo il progetto dei “saggi”.
Cadore, si conclude lo stage della Cdl sulle riforme: intesa su Senato, Consulta e poteri del premier.
(la Repubblica, 23 agosto 2003)
La carica di 35 saggi, amici di B e Napolitano.
(il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2013)
Partono i saggi, il governo chiede l’ “urgenza”. Quagliariello: 4 mesi tempo-limite.
(la Repubblica, 13 giugno 2013)
Pdl: revisione della Carta troppo rapida. Pd: decisive le Camere. Sì del Senato all’urgenza del ddl del governo sulle riforme. Anche Rosy Bindi critica: “La fretta fa i gattini ciechi”.
(la Repubblica, 14 giugno 2013)
Golpetto al Senato, più facile cambiare la Costituzione.
(il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2013)

Scacco al Re

Cambiar la Costituzione?
Abbiam già una collezione
di mostruosi fallimenti
di statisti sedicenti.

Con la sua Bicamerale,
un disastro senza eguale,
ricordiam Baffo D’Alema,
colui che trovò il sistema

di far del Berlusca morto
un caiman sveglio e risorto.
Con le bozze di Boato,
consigliere sciagurato Continua a leggere

Una porcata tira l’altra

Berlusconi: sarò il presidente della Convenzione.
(la Repubblica, 30 aprile 2013)
La nuova Bicamerale, eterna illusione italiana di riformare la Costituzione.
(ibidem)
B. padre ri-costituente. “Guido io la Bicamerale”.
(il Fatto Quotidiano, 30 aprile 2013)
L’altolà del Pd a Berlusconi. “Non può essere certo lui il presidente della Convenzione”.
Il Cavaliere insiste. E Maroni: l’uomo adatto è Calderoli.
Ieri al Senato l’apertura di Letta al Carroccio. La candidatura di Calderoli.
(la Repubblica, 1 maggio 2013)
“Io, padre costituente”, l’ultimo travestimento del Cavalier Berlusconi.
In posa da statista a guidare la Convenzione.
(ibidem)
Convenzione, barricate Pd. “Mai a guida Berlusconi”.
Show al Senato dell’ex premier che vuole dettare le riforme.
La presidenza dell’organo costituzionale verso la Lega.
(il Fatto Quotidiano, 1 maggio 2013)

Una porcata tira l’altra

Pancia in dentro, petto in fuori,
vota con i senatori
la fiducia a Enrico Letta.
Lo statista da operetta,

dopo aver rischiato il tonfo,
assapora il suo trionfo:
baciamano alle ministre,
lingua in bocca alle sinistre,

un sorriso ai suoi lecchini,
un saluto anche ai grillini.
Ed a Letta, che ha affermato
che rimetterà il mandato Continua a leggere

Top