Pietà l’è morta

Il governo Gentiloni costruito sulle faide del Giglio Magico.
(il Fatto Quotidiano, 13 dicembre 2016)
Chi l’ha vista? Renzi ora si ricorda pure della segreteria Pd.
(il Fatto Quotidiano, 20 dicembre 2016)
Un uomo solo al carrello.
(il Fatto Quotidiano, 21 dicembre 2016)
Casa Renzi & carrello, reality elettorale.
(il Fatto Quotidiano, 22 dicembre 2016)
Le soffiate, gli appalti e papà Renzi. Indagato il comandante dell’Arma.
(ibidem)
Indagato Lotti: Favoreggiamento e divulgazione di segreto. Lui: “Non so nulla”.
(il Fatto Quotidiano, 23 dicembre 2016)
Il governo vara il decreto. Mps chiede l’aiuto statale.
(ibidem)
“Anche Renzi sapeva”. Vannoni ai pm: Matteo era informato dell’inchiesta Consip.
(il Fatto Quotidiano, 26 dicembre 2016)
Banche, governo allo sbando mentre il sistema si sfascia.
(il Fatto Quotidiano, 229 dicembre 2016)

Pietà l’è morta

Per lo shock della disfatta
Mattarella, che si acquatta
tremebondo al Quirinale,
con un blitz molto geniale,

per far un nuovo governo
con il qual passar l’inverno
ha affidato a Gentiloni
quella banda di cialtroni

che era il team del caro estinto.
Chi ha il referendum vinto
come premier si ritrova
Renzi con la faccia nuova

di un felpato democristo
di qualunque idea sprovvisto.
Chi dormiva come un ghiro
tutti i No avrà preso in giro?

In realtà non è così
poiché non ci sta il Pd
e terribile è la fine
di Matteo dopo il gran cine

di tre anni di potere.
Preso a calci nel sedere
da milion di creduloni
che si son rotti i coglioni

nel veder che il dire e il fare
separati son dal mare,
mare per di più in tempesta,
al momento a Renzi resta

la gestione di un partito
che non vuol esser gestito.
Assemblee da mille eletti,
direzioni, caminetti

non son più quelli di prima
poiché par cambiato il clima.
Le montagne di macerie
di riforme deleterie,

della buona scuola i fiaschi,
il caos del Monte dei Paschi
con la Ue che va all’attacco,
il Jobs Act che è sotto scacco,

il gran flop della Madia
che sulla burocrazia
non ha combinato niente,
son la prova più evidente

che non bastan l’arroganza
ed una ministra ganza
per creare uno statista,
pur di schiatta democrista.

Anche Lotti è sotto tiro
come altri del suo giro
per il caso corruzione
alla Consip, carrozzone

per gli acquisti dello Stato.
Chi ha le cimici svelato
per fermare la Giustizia?
C’è chi parla con malizia

pur del babbo, un pasticcione
amicon del maneggione
che è coinvolto nella cosa.
La materia è scivolosa.

Elezioni anticipate?
Dai bla bla sono invocate,
ma sol il magico giglio
con il massimo cipiglio

vuol al voto dar la spinta,
tutti gli altri fanno finta.
Fatto sta che sul momento
chi al governo fu un portento

e un brutal rottamatore,
rottamato con clamore
è tornato a Pontassieve
traslocando in tempo breve

dal suo jet ultra attrezzato
al carrello del mercato
col Pandoro e il calamaro,
come un dì la Finocchiaro.

Ed in più senza la scorta.
“Renzi, ahimè, pietà l’è morta!”,
come documenta Chi.
Quello del Berlusca? Sì!
blog MicroMega, 31 dicembre 2016

Hic sunt leones

Governatori contro le trivelle volute da Palazzo Chigi.
(il Fatto Quotidiano, 24 luglio 2015)
Più inceneritori per tutti.
(il Fatto Quotidiano, 11 agosto 2015)
I nuovi impianti sovvenzionati con i soldi delle energie rinnovabili.
(il Fatto Quotidiano, 12 agosto 2015)
Rifiuti, attacco militare alla raccolta differenziata.
(il Fatto Quotidiano, 13 agosto 2015)
Ecco perché 12 inceneritori sono costosi e inutili.
(il Fatto Quotidiano, 14 agosto 2015)

Hic sunt leones

Con azione delinquente
violentando stan l’ambiente
e l’esausto territorio
e fu sol gesto illusorio,

di Matteo vera sconcezza,
cantar l’inno alla bellezza
del meschino Belpaese.
Come il Passator Cortese,

Matteo Renzi, i suoi sodali
e la gang degli industriali
stan stuprando la Nazione
mentre fingono affezione.

Furon le Sette Sorelle
ad usare le trivelle
nei deserti e in mezzo al mare,
ora è il fiorentin giullare

a volere sulle coste
dalle spiagge non discoste
e sui suol dell’entroterra
le trivelle che fan guerra

ad ambiente e contadini
per aver due bicchierini
di petrolio che sarà
poco e non di qualità.

Per voler di ricchi astuti
il problema dei rifiuti
è affrontato malamente.
Ormai universalmente

termovalorizzatore
non ha niente di valore:
è un reperto del passato
che dovunque è superato

dal riciclo degli scarti
che, selezionati in parti,
sono usati nuovamente.
Van bruciati solamente

i residui inquinatori:
Bando agli inceneritori!
Matteo Renzi cosa fa?
Ne programma in quantità

ed in più li sovvenziona:
“Bruciar tutto è cosa buona!”
e utilizza gli incentivi
che ai sistemi alternativi

che producono energia
vengono portati via.
Ma non è finita qui.
Ai prefetti diran sì

gli italian sovrintendenti,
diventando dipendenti
del ministro dell’Interno:
d’ora in poi sarà un inferno

tutelare la bellezza
dell’Italia. Che schifezza!
Ma non c’è mai fine al peggio,
grazie a un ulterior dileggio:

il brutal silenzio-assenso,
un provvedimento denso
di ferali conseguenze
perché le sovrintendenze

sotto organico e in affanno
nulla più tuteleranno.
A nessun prende uno shock,
tutto quanto è fatto ad hoc

perché un ricco delinquente
possa rovinar l’ambiente
sol per farsi i fatti suoi.
Mentre volan gli avvoltoi,

Franceschini per far scena
vuol ricostruir l’arena
nell’anfiteatro Flavio
e, poiché è un ministro savio,

stanzia subito i quattrini:
ben diciotto milioncini.
“Un’arena al Colosseo?
E’ uno spreco!” No, Matteo

ne ha promessi in abbondanza.
Vuol gettar la minoranza
dei suoi gufi rosiconi
nell’arena coi leoni.

14 agosto 2015

 

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