All inclusive

AMARCORD

Nei giorni in cui Berlusconi blatera sui figli oggi perseguitati in Italia come gli ebrei dai nazisti vale la pena ricordare la cronaca della sua visita ad Auschwitz nel gennaio del 2005.

Berlusconi ad Auschwitz accusa i comunisti (che la liberarono).
“Ma guarda, sembra un film…”: il premier scopre d’improvviso l’Olocausto senza citare mai il fascismo.
…”Conoscevo la storia perché miei amici ebrei me l’avevano raccontata …”

…“Porterò qui i miei figli”, dice Berlusconi non dopo aver promesso che finanzierà la ristrutturazione della parte italiana del museo. “Verremo in estate”, promette il premier che di freddo ne ha preso e parecchio. “Ho già preso l’appuntamento…”
(l’Unità, 28 gennaio 2005)
Regionali, Berlusconi in affanno, la Mussolini risponde ancora no.
(la Repubblica, 29 gennaio 2005)


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Pulizia etnica

AMARCORD
La poesia scelta per l’esordio della rubrica, Pulizia etnica”, è inedita ed è stata scritta nel maggio del 2008.
Il fatto drammatico di questi giorni, il naufragio di Lampedusa con oltre 300 morti la riporta in attualità con il suo carico di miseria umana che sembrerebbe immutato i cinque anni. Pietà l’è morta.

Maroni: mai più sanatorie per gli immigrati clandestini. La Russa: non escluso l’intervento dell’esercito.
(la Repubblica, 13 maggio 2008)

Napoli, è assalto ai campi nomadi. Molotov, sassi e spranghe: andate via.
(la Repubblica, 14 maggio 2008)
“Pattuglioni di esercito e polizia”, il piano di La Russa per le città.
Il pacchetto di Maroni al Quirinale. Napolitano cauto.

(la Repubblica, 16 maggio 2008)

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Mira quanto tira Dragomira

AMARCORD. Nel giorno in cui sui giornali esce la notizia che Michelle Bonev, produttrice e regista bulgara, molto amica del Cavaliere, ha deciso di cambiare vita cominciando a raccontare la sua verità sul rapporto Berlusconi-Pascale, è interessante tornare alla storia della sua falsa vittoria al Festival di Venezia, “inventata” da Bondi. La poesia è del dicembre 2010

Bondi e l’attrice del Caimano. “Deve vincere il Leone d’oro”. Inventa un premio per Michelle Bonev.
(il Fatto Quotidiano, 24 novembre 2010)
Dragomira e i 32 a Venezia. Ma chi ha pagato?
Il portavoce del premier bulgaro: “Tutto a spese di chi ci ha ricevuti”.

(il Fatto Quotidiano, 25 novembre 2010)
“Goodbye Mama”. Bye bye spettatori. In Bulgaria e in Italia nessuno ha visto il film premiato da Bondi.
(il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2010)
Dragomira, i bulgari confermano: “Ha pagato l’Italia”.

Il film della Bonev, la trasferta a Venezia e l’impegno di Bondi che dice: tutto falso.

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