Proemio de la “Salvineide – In rime il mito di Capitan Mojito”

Guarda ora l’interpretazione dell’attore Gianluca Gambino

Ritorno alla fatica del narrare
false vittorie e sconfitte amare
dei potenti cialtroni che il Paese
han rovinato con le loro imprese.

Il primo fu l’abietto Cavaliere
che rese le mie notti ancor più nere
e molto tenebrose le giornate.
Nella Berlusconeide ho raccontate,

con l’aiuto del sommo Giovenale,
le gesta di quell’uom senza morale
il qual si è fatto gioco di ogni legge
per dar la gioia al suo belante gregge.

Ad addolcir la giusta indignazione
fu il fatto che il lombardo capellone
con il suo far da astuto delinquente
è stato un tipo quasi divertente.

La Renziana commedia è poi seguita
per raccontare la biliosa vita
del Bomba, Matteo Renzi da Rignano,
il figliolo di Laura e di Tiziano.

Per narrare le gesta del messia
mi venne un grande aiuto da Talia
che paziente la strada mi ha indicata
per non perder nessuna baggianata
di quell’eccezionale super ego.
Mi sono divertito, non lo nego,
poiché è un vulcano il tosco fanfarone
nello sparar scemenze nell’agone.

Or che tento con versi birichini
di far la Salvineide su Salvini
sono rimasto senza ispiratori.
Giovenale e Talia si chiaman fuori:

«Passi per Renzi e Silvio Berlusconi
che sono sollazzevoli cialtroni
ma con Salvini è tutta un’altra cosa,
è scherzar con la nitrocellulosa.

Non si appassionerà certo la gente
poiché non è per nulla divertente,
con il caimano e il fanfaron sghignazzi
ma con il verde Capitan t’incazzi.

Ci dispiace ma ti lasciamo solo».
Un’ardua decisione ho preso al volo:
da sol racconterò tutto Matteo,
asilo, elementar, media, liceo,

la trionfale scalata nella Lega
dall’alfa promettente al triste omega,
la disfatta di un Icaro che vola
ma si schianta perché l’ala gli cola.

Incontreremo rabbia, indignazione,
un popolo che è un mix fra bue e cialtrone,
un piccolo prodigio meneghino,
un Guevara che sfoggia l’orecchino,

il Felpa, il Ruspa, il bufalaro verde,
il furbacchion che vince pur se perde,
il latin lover, Capitan Mojito
che governa calzando le infradito,

colui che canta Napoli colera
e poi nel voto dei terroni spera,
il cristiano fasullo, il baciapile,
l’uom che coccola i gatti nel gattile.

Leggerem tutto questo ed altro ancora
speranzosi che presto giunga l’ora
che permetta alle italiche tribù
di salutar Salvini con l’Ei fu.

Elisa Isoardi – Per Elisa

La notizia è spaventosa:
cuoca Elisa, fascinosa
conduttrice alla tivù,
al cazzaro ha dato il blu

ed il povero figliolo
è rimasto tutto solo
nel lettone al Viminale
con scaldin, sveglia e pitale.

Su Instagram l’ultimo addio:
par distrutto il semidio,
sprofondato nel torpore
dopo il fuoco dell’amore

mentre la leggiadra star
con ironico guardar
sembra dire: “Tutto qui?”
al padan chicchirichì.

Quattro anni son passati
dal dì in cui si son baciati
su Chi nella prima foto
e l’amor si è messo in moto.

Dopo i primi gran falò
“C’è una chimica affermò…”
a quel tempo il tenerone
che non perse l’occasione

di mostrarsi con la star
in città, sui monti e al mar.
A Venezia al Festival,
a Cernobbio padronal,

allo show di Vasco Rossi,
a Sanremo coi colossi
dell’italico cantare,
a Milan, quella sul mare,

con le coccole di fuoco,
alla sua Prova del cuoco
ed a Cervia dal Pirata.
Poi, ahimè, l’ha trascurata.

Notte e giorno con Di Maio
per sanare qualche guaio,
oggi con Giorgetti e Tria
a parlar di economia

e doman da Mattarella
a sentire quanto è bella
questa Europa che gli schifa.
Posdomani Matteo tifa

per il Milan a San Siro
mentre ieri alzava il tiro
sui migranti che in crociera
stan lontan dalla galera.

Va a Venezia per fermare
con le mani nude il mare
a evitare l’acqua alta
e poi a Belluno salta

devastata dal tifone.
a sbrogliar la situazione.
Corre ovunque il giovinotto
con T-shirt da poliziotto

o da protezion civile,
il vangel da baciapile
e il rosario benedetto.
Mentre lei va sola a letto,

lacrimuccia sulla gota,
nella casa sempre vuota.
Basta far la stiratrice!
Del cazzaro le camicie

son finite tutte a terra
mentre il cellulare afferra
ed annuncia al troglodita:
“Ciao Matteo, pacchia finita!”

5 novembre 2018 Con un messaggio e una foto molto intima su Instagram Elisa Isoardi comunica la fine del suo amore con Matteo Salvini.

Matteo Salvini – Selfie con cialtrone

E’un trionfo ovunque vada,
su pei monti, per la strada,
nella piazza del paese,
dentro i bar, fuor dalle chiese

o nel prato di Pontida.
Dappertutto applausi, grida,
pacche, abbracci, invocazioni.
Dopo il Duce, Berlusconi

ed il puffo di Rignano
ora il popolo italiano,
mandria immensa di bovini,
vuole sol Matteo Salvini.

Il panzone pensionato,
il bulletto palestrato,
la matrona pettoruta,
la vecchietta linguacciuta,

la coppietta di borgata,
il pelato camerata,
la mammà con il bambino
il cafon con l’orecchino

in lunghissimo corteo
fanno il selfie con Matteo.
Chi alla fin l’ha conquistato,
pur se orribile, sfocato

ma purtroppo veritiero,
se lo guarda tutto fiero
e lo mostra soddisfatto
a chi ancor non se l’è fatto.

Con la nota aria gradassa
urla il Capitan Fracassa:
“Tutto è sotto il mio controllo,
di un millimetro non mollo

nel respingere i migranti!
Han finito quei furfanti
con le splendide crociere!
Via! Ed a calci nel sedere!”

Par l’imam di Gallarate
mentre spara salvinate
a chi è lì coi passeggini:
“Grazie d’esser coi bambini,

sono il sole ed il futuro!”
li infinocchia il vil figuro
mentre i genitor commossi
lacriman con gli occhi rossi.

Alla ‘ndrangheta si espande:
“Io la metterò in mutande,
finiran tutti in galera!”
Nella magica atmosfera

come a un santo sull’altare
dicono: “Fatti toccare!”
“Sei un bell’uom, pur con la pancia!”
“Con la man sfiorai la guancia

del campion sceso quaggiù!”
e…non se la lava più.
“Ama i bimbi, ama l’Ttalia,
è per questo che mi ammalia!”

“Alla ‘ndrangheta pon freno!”
“Prende l’autobus e il treno
proprio come tutti noi,
senza farsi i fatti suoi!”

“Finalmente un che decide
e fa superar le sfide
fino alla trionfal vittoria!”
La moral di questa storia?

Quando sei così coglione
da affidarti ad un cialtrone
di tal turpe caratura,
lo sei fuori di misura.

18 agosto 2018 La cronaca di un viaggio fra i tifosi di Salvini.

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