Epilogo

Giunto alla fine della mia fatica
l’epilogo si impone in guisa antica.
Manca un ritratto nella galleria
che faccia a tutti gli altri compagnia:

il ritratto del popolo italiano.
Pelizza da Volpedo è ahimè lontano
da quello che vediamo tutti i giorni
e sol dobbiam sperare si ritorni

ai riscatti gloriosi del passato.
E’ nella nostra storia capitato
che il popolo sia stato credulone,
ammaliato da qualche mascalzone

che ha portato il Paese alla rovina.
Basta qualcuno con la parlantina
e la capacità di far sognare
e chi ogni dì fatica per campare

segue il mago dei sogni, il pifferaio,
andandosi a cercare un altro guaio.
Successe con Benito Mussolini,
con Berlusconi ed ora con Salvini,

oggetto di passione miseranda.
Fare il ritratto al popolo che sbanda
è un’azion triste che fa male al cuore,
si augura perciò il modesto autore

che si riscatti il popolo italiano
e prenda a calci in culo il Capitano,
sì che torni Pelizza da Volpedo.
Altri sistemi proprio non ne vedo.

Elisa Isoardi – Per Elisa

La notizia è spaventosa:
cuoca Elisa, fascinosa
conduttrice alla tivù,
al cazzaro ha dato il blu

ed il povero figliolo
è rimasto tutto solo
nel lettone al Viminale
con scaldin, sveglia e pitale.

Su Instagram l’ultimo addio:
par distrutto il semidio,
sprofondato nel torpore
dopo il fuoco dell’amore

mentre la leggiadra star
con ironico guardar
sembra dire: “Tutto qui?”
al padan chicchirichì.

Quattro anni son passati
dal dì in cui si son baciati
su Chi nella prima foto
e l’amor si è messo in moto.

Dopo i primi gran falò
“C’è una chimica affermò…”
a quel tempo il tenerone
che non perse l’occasione

di mostrarsi con la star
in città, sui monti e al mar.
A Venezia al Festival,
a Cernobbio padronal,

allo show di Vasco Rossi,
a Sanremo coi colossi
dell’italico cantare,
a Milan, quella sul mare,

con le coccole di fuoco,
alla sua Prova del cuoco
ed a Cervia dal Pirata.
Poi, ahimè, l’ha trascurata.

Notte e giorno con Di Maio
per sanare qualche guaio,
oggi con Giorgetti e Tria
a parlar di economia

e doman da Mattarella
a sentire quanto è bella
questa Europa che gli schifa.
Posdomani Matteo tifa

per il Milan a San Siro
mentre ieri alzava il tiro
sui migranti che in crociera
stan lontan dalla galera.

Va a Venezia per fermare
con le mani nude il mare
a evitare l’acqua alta
e poi a Belluno salta

devastata dal tifone.
a sbrogliar la situazione.
Corre ovunque il giovinotto
con T-shirt da poliziotto

o da protezion civile,
il vangel da baciapile
e il rosario benedetto.
Mentre lei va sola a letto,

lacrimuccia sulla gota,
nella casa sempre vuota.
Basta far la stiratrice!
Del cazzaro le camicie

son finite tutte a terra
mentre il cellulare afferra
ed annuncia al troglodita:
“Ciao Matteo, pacchia finita!”

5 novembre 2018 Con un messaggio e una foto molto intima su Instagram Elisa Isoardi comunica la fine del suo amore con Matteo Salvini.

Matteo Salvini – Selfie con cialtrone

E’un trionfo ovunque vada,
su pei monti, per la strada,
nella piazza del paese,
dentro i bar, fuor dalle chiese

o nel prato di Pontida.
Dappertutto applausi, grida,
pacche, abbracci, invocazioni.
Dopo il Duce, Berlusconi

ed il puffo di Rignano
ora il popolo italiano,
mandria immensa di bovini,
vuole sol Matteo Salvini.

Il panzone pensionato,
il bulletto palestrato,
la matrona pettoruta,
la vecchietta linguacciuta,

la coppietta di borgata,
il pelato camerata,
la mammà con il bambino
il cafon con l’orecchino

in lunghissimo corteo
fanno il selfie con Matteo.
Chi alla fin l’ha conquistato,
pur se orribile, sfocato

ma purtroppo veritiero,
se lo guarda tutto fiero
e lo mostra soddisfatto
a chi ancor non se l’è fatto.

Con la nota aria gradassa
urla il Capitan Fracassa:
“Tutto è sotto il mio controllo,
di un millimetro non mollo

nel respingere i migranti!
Han finito quei furfanti
con le splendide crociere!
Via! Ed a calci nel sedere!”

Par l’imam di Gallarate
mentre spara salvinate
a chi è lì coi passeggini:
“Grazie d’esser coi bambini,

sono il sole ed il futuro!”
li infinocchia il vil figuro
mentre i genitor commossi
lacriman con gli occhi rossi.

Alla ‘ndrangheta si espande:
“Io la metterò in mutande,
finiran tutti in galera!”
Nella magica atmosfera

come a un santo sull’altare
dicono: “Fatti toccare!”
“Sei un bell’uom, pur con la pancia!”
“Con la man sfiorai la guancia

del campion sceso quaggiù!”
e…non se la lava più.
“Ama i bimbi, ama l’Ttalia,
è per questo che mi ammalia!”

“Alla ‘ndrangheta pon freno!”
“Prende l’autobus e il treno
proprio come tutti noi,
senza farsi i fatti suoi!”

“Finalmente un che decide
e fa superar le sfide
fino alla trionfal vittoria!”
La moral di questa storia?

Quando sei così coglione
da affidarti ad un cialtrone
di tal turpe caratura,
lo sei fuori di misura.

18 agosto 2018 La cronaca di un viaggio fra i tifosi di Salvini.

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