Dal sogno alla triste realtà

La grande sconfitta di Weber. Frena il progetto di alleanza tra popolari e destra di Meloni.
(la Repubblica, 13 luglio 2023)
Se le api sconfiggono Meloni.
(ibidem)

Dal sogno alla triste realtà

“Siam pronti a governare!” aveva urlato
con il suo tono sempre più esaltato,
occhioni che mandavano scintille,
bocca aperta a mostrare le tonsille,

braccia tese lanciate verso l’alto
come un’erinni pronta per l’assalto.
Alla guida di un gruppo di incapaci
che non appena smessi i loro orbaci,

rincoglioniti come sono i buoi,
gridavano: “Lasciate fare a noi!”
Una serie infinita di cazzate,
scivoloni littori, puttanate,

stupidaggini, gaffe, amenità
nonché politiche oscenità.
La ministra che viaggia in Maserati
e lascia senza paga gli impiegati.

Il ministro alla Scuola che ti umilia.
La Russa Ignazio pien di mirabilia,
le vestigia del suo nero passato
e le statue del Duce beneamato.

Sangiuliano, il ministro alla Cultura,
che di leggere i libri non si cura.
La Roccella che della Santanché
dice che è un Tortora, ma pensa te!

Dall’ultima formica ai gran pilastri
sembrano pronti solo a far disastri.
“Se per l’Italia non siam pronti, embè,
certamente lo siamo per la Ue.

Coi popolar di Weber ci alleiamo,
i socialisti e i verdi eliminiamo,
mandiam la Von der Leyen in vacanza
e facciamo una nuova maggioranza.

L’Europa delle Patrie, finalmente!”
Per cominciar votiam contro l’ambiente
e l’orrendo progetto del Green Deal”.
Ma s’alzano le braccia dai sedil

e il Parlamento boccia i sovranisti.
Cara Meloni, sono giorni tristi
Con La Russa, Roccella e Sangiuliano
sei pronta al festival del ciarlatano.

Carlo Cornaglia

15 luglio 2023

Meloni Express

Parata di governo al taglio del nastro ma il Roma Pompei si ferma subito.
(la Repubblica, 17 luglio 2023)
Vagone “blindato” e scavi off limits. Cronisti confinati.
(ibidem)
La Destra ferroviaria.
(ibidem)

Meloni Express

È tornata la destra ferroviaria
con una iniziativa straordinaria
per fare aller retour Roma Pompei
in un sol giorno e senza gli alisei,

visitando gli scavi vesuviani
per poi cenare a sera coi romani.
È stato inaugurato un Freccia Rossa!
“La Capitale e il Sud alla riscossa!

Con questa splendida infrastruttura
la connession modernità cultura
è stata realizzata finalmente
per un turismo sempre più vincente.

Aumenteremo queste iniziative
per assemblar le splendide attrattive
delle bellissime grandi città
coi siti di gran pregio, qua e là”.

Inaugura il ministro alla Cultura
con Giorgia e con Arianna addirittura
ma nello stuolo dei fedel lacchè
non si vede Daniela Santanché,

ministro del Turismo fatto zoppo
pare da qualche debito di troppo.
Il Freccia Rossa è pronto per partire
e arriva il gruppo con l’italo Sire

diretto alla carrozza del potere.
Dov’è la Stampa? La si può vedere
in un vagone che se non piombato
dai poliziotti a terra è controllato

con una imposizion che suona orrenda:
“È questo un ordine: nessuno scenda!”
No a interviste, no a foto, no a riprese.
Il premier sarà poi così cortese.

dopo la visita alle rovine,
da dare alla tortura un lieto fine
per quelli che senz’ombra di un cespuglio
l’aspettan sotto il sol di metà luglio.

Dopo un’ora abbondante il presidente
loda il Meloni Express e prontamente
fugge con l’auto verso l’aeroplano
per correre al disastro quotidiano.

Questo Meloni Express Roma Pompei
è propaganda per tutti i babbei
che ancora credono nella ducetta.
Il Freccia Rossa e il Pompei link navetta

funzionan per la gioia del paese
sol la terza domenica del mese.
Al primo venerdì la comunione,
alla terza domenica in stazione.

Dalle impotenti opposizion derisi
e presi per il cul, i Destri in crisi
moltiplican per quattro i Freccia Rossa:
ogni domenica Roma Canossa.

Carlo Cornaglia

18 luglio 2023

Pronti

Pronti

Il motto elettoral fu al tempo: “Pronti!”
Pronti a far che? A abbindolare i tonti.
“Pronti al bavaglio sull’informazione.
Pronti a sfasciare la Costituzione

con presidenzialismo da follia
e la calderoliana autonomia.
Pronti a bloccare ovunque gli immigrati
e pace se finiscono annegati.

Pronti all’occupazione della Rai
con i più squallidi dei parolai.
Pronti a riempire d’armi gli arsenali.
A favorire i ricchi e gli industriali.

Siam pronti ad affamare i poveretti.
Pronti a far tanti ponti sugli stretti.
Pronti a far tagli sulla sanità
e a abolir mille scuole qua e là.

Siam pronti a far fuggire i laureati
e a trattar gli insegnanti da sfigati.
Pronti a un lavoro sempre più precario
e a rifiutare il minimo salario.

Pronti a aiutar corrotti e corruttori,
a far dei magistrati i malfattori,
dei diritti civili a fare senza
e a far fallire il Pian di resilienza.

Pronti a aiutar taxisti e balneari.
Pronti a aumentar lo stuolo dei precari
e a dir le tasse pizzo dello Stato.
Pronti a fare il volere della Nato.

Pronti alla guerra come Joe ci impone
con i saluti alla Costituzione.
Siamo pronti a distruggere l’ambiente
usando sempre più da propellente

petrolio, gas, carbone e nuclear
pur se saranno poi cavoli amar
poiché trasformeremo il territorio
da forno caldo a gelido obitorio.

Siamo pronti a distruggere la Ue
facendo entrare in maggioranza me
coi miei sodal polacchi ed ungheresi
e i sovranisti dei peggior paesi.

Siam pronti per l’Italia ma non solo:
se nel partito c’è qualche mariuolo
che per i fatti suoi viola la legge
la sottoscritta pronta lo protegge.

Val per la Santanché, val per Delmastro,
val per La Russa, l’ultimo disastro.
Siamo pronti a salvar la Santanchè:
falsi in bilancio e bancarotte? Embè?

Pronti a aiutare il sotto segretario
nello svelar segreti leggendario.
Pronti a difendere l’Apache La Russa
che vuol trombar quando il pisello bussa”.

In conclusione sono pronti a tutto
e quando la Nazione avran distrutto
con la Meloni ardito condottiero,
ripartirem dalla casella zero.

Carlo Cornaglia

14 luglio 2023

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