Adesso viene il bello!

Adesso viene il bello!

Dopo vent’anni Silvio Berlusconi
ogni giorno ci appar più disperato,
mentre si ferma a tutte le stazioni
della via crucis verso il suo commiato.
Scajola, il suo compare, sta in galera
e Dell’Utri, che è quasi un suo fratello,
quanto prima ci andrà su una pantera.
Altri sodal son pronti al chiavistello,
a cominciar da Fitto, il ras pugliese.
Alcuni amici se ne sono andati
per salvar, con le mini larghe intese,
le poltrone su cui sono inchiodati.
Perfino Bonaiuti se ne andò,
il fedelissimo suo portavoce,
mentre Bondi che tanto lo leccò
medita di lasciarlo, un caso atroce.
Le Olgettine son sparse per il mondo,
non più burlesque, non più cene eleganti,
restan Francesca, quel cagnetto immondo,
Toti ed un altro paio di badanti.
I tribunali son sempre in agguato
con la prostituzione minorile,
la concussion, gli acquisti del Senato.
Ogni giorno un sondaggio un po’ più ostile.
Va alla caccia di candidi elettori
con le vecchie promesse di dentiere,
con la storia di golpe traditori
e l’incontro coi cani del quartiere.
Il servizio social, pur se ridotto,
di Silvio limita la libertà
e lui si sente come un galeotto
che a pane ed acqua in una cella sta.
A chi lo ascolta pare uscito pazzo
poiché non sempre ha senso quel che dice
nell’alternar del guitto lo strombazzo
con il mugugno d’un vecchio infelice.
Per chi lo ha combattuto per vent’anni
sembrerebbe il momento del successo
con la fin delle angosce e degli inganni.
Illuso, perché il bello viene adesso!
A giorni arriva il voto per la Ue
e un trivio si presenta all’elettore:
qui la vittoria dei grillini c’è,
là c’è il trionfo del rottamatore
ed in mezzo sta un sostanzial pareggio.
Per quanto abbiamo visto fino ad ora
la vittoria di Grillo e Casaleggio
non può che portar tutto alla malora.
Non si governa solo con la scopa,
sol con i kamikaze e le invettive,
fuori dall’euro e fuori dall’Europa
non c’è niente da fare, non si vive.
Col pari tornan Silvio e il dèjà vu,
l’inciucio col governo a larghe intese
poiché il Re che comanda da lassù
per fotter Grillo impone il vecchio arnese.
Ma se vince il Pd cosa succede?
Vien dopo Berlusconi il Berluschino
che ne diventa ufficialmente erede,
pur senza la Pascale e il barboncino.
Il megalomane, Napoleone,
il Salvator toscano, il capo banda,
il giustizier della Costituzione
che promette di fare e poi rimanda,
il superego della parrocchietta,
l’incrocio fra la Tatcher e quel Blair
che fu per la sinistra la disdetta,
colui che dichiarando il suo voler
di conquistare i voti del caimano
per la sinistra un sacco d’odio svela,
sarà il nuovo miracolo italiano?
Occhio al teschio… Da usare con cautela!

blog MicroMega, 21 maggio 2014

Una pena alternativa

Berlusconi si salva dai domiciliari. Il Procuratore Generale dà il via libera ai servizi sociali.
(la Repubblica, 11 aprile 2014)
Dopo summit e trionfi l’assistenza sociale: l’onnipotenza perduta dell’Unto del Signore.
(ibidem)
Silvio farà il badante.
(il Fatto Quotidiano, 11 aprile 2014)
Berlusconi verso l’affido: passerà dieci mesi ai servizi.
(ibidem)

Una pena alternativa

Silvio venne alla luce malfattore
e da quando la mamma lo ha allattato
ne ha fatte d’ogni tipo e ogni colore,
alle prese ogni dì con un reato.

Ha dichiarato guerra alla Giustizia
ed insultato la Magistratura
accusandola di rossa milizia
e di colpi di stato addirittura.

Ha la menzogna nel Dna
ed ha sempre mentito a tutti quanti,
non sa cosa vuol dire verità
e pensa che i sinceri sian briganti.

In tutte le sue azion ebbe sodali
inquisiti, ruffiani ed affaristi,
servitori, baldracche e criminali,
corruttori, mafiosi e camorristi.

Le Camere ha riempito di avvocati
sempre pronti a far leggi su misura
in grado di azzerare i suoi reati
facendolo persona casta e pura.

Fra tanti bla bla bla l’opposizione
non lo ha mai contrastato veramente
facendo dell’inciucio col briccone
il massimo obiettivo di un perdente.

Son passati così circa vent’anni
che, sbandierati come l’Eldorado,
han causato all’Italia gravi danni
pilotandola al massimo degrado.

Ma la Magistratura non si è arresa
ed in slalom fra mille trabocchetti,
anche se derelitta ed indifesa,
sta pervenendo ai suoi final verdetti.

Sono ben quattro gli anni di prigione
per la frode fiscal del delinquente,
ma per l’indulto ne resta al briccone
uno soltanto. “Beh, meglio che niente…”.

“Il fatto è che in galera non ci va”.
“Pazienza, lo farà ai domiciliari”.
“Nemmeno, sarà forse per l’età
o per suoi meriti straordinari,

ma ai servizi social lo stan mandando.”
“Comunque tutti i giorni con gli anziani
per imboccarli mentre stan mangiando
e per pulire i loro deretani

è una discreta pena alternativa
per punir questo grande malfattore”.
“Attenzion, perché al massimo si arriva
a far qualcosa sol per quattro ore.

E non al giorno, ma alla settimana”.
La faccenda ti lascia senza fiato:
si tratta di Giustizia all’italiana
o, grazie a Renzi e al Capo dello Stato,

è frutto dell’inciucio permanente
fra Berlusconi, il Colle ed il Pd?
A questo punto: “Sveglia, brava gente!
La miglior pena sembra questa qui,

lasciando star le celle e le prigioni:
fare d’ogni italiano un giustiziere,
calar le brache a Silvio Berlusconi
e fargli a calci in cul le chiappe nere!”

blog MicroMega, 15 aprile 2014

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