Rassegna stampa

Festa dell’Unità in incognito: Renzi scappa pure dai suoi.
(il Fatto Quotidiano, 28 luglio 2015)
L’ultima settimana (di nulla), il turbo di Renzi è già in ferie.
Riforme al palo, numeri ballerini e partito ai ferri corti: il premier arranca.
E il Financial Times rincara: “Il vento che lo spingeva sta scemando”.
(il Fatto Quotidiano, 1 agosto 2015)
L’Unità, il magico mondo di Matteo.
(il Fatto Quotidiano, 2 agosto 2015)
L’Expo dei record: il miliardo e mezzo che manca dai conti.
(il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2013)
Gianluigi Pellegrino, il giurista. “Con la riforma il Senato diverrà un albergo a ore”.
(il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2015)

Rassegna stampa

Il Financial Times attacca:
L’aliseo batte la fiacca,
lo spingeva e più non spinge,
più che fare Renzi finge”

ed un giorno dopo l’altro,
benché nell’agir sia scaltro,
i problemi van crescendo.
Dov’è andato lo stupendo

trionfator di mesi fa?
I suoi crucci? Eccoli qua.
Del Jobs Act i risultati?
Crescono i disoccupati.

La riforma della Rai
pone fine a tutti i guai?
Ma è la legge di Gasparri,
con la qual tipi bizzarri

le cui doti son misteri
vengon fatti consiglieri
con l’aiuto del caimano,
che al bulletto dà una mano.

Si è stufato di Crocetta?
Mangia tanta cacca e aspetta…
Vuole eliminar Marino,
del partito un moscerino,

un inetto, una scamorza?
Lo vuol ma non ha la forza.
Per la festa del partito
tutto è stato definito

con un suo trionfal comizio,
come quelli dell’inizio?
Poiché par cambiato il clima,
Renzi arriva il giorno prima,

evita fischi furenti
e coi suoi luogotenenti
gioca col calcio balilla
e una visita tranquilla

fa per non dare nell’occhio.
S’impegnò il tosco Pinocchio
a favore dell’Expo?
Fino ad ora male andò,

nonostante Sala celi
degli ingressi da sfaceli.
La riforma del Senato?
Condominio diventato

di condomini assai loschi,
nonostante Monna Boschi,
ha interrotto il trionfal viaggio:
si prospetta il boicottaggio

di quei gufi rosiconi
da mandar fuor dai coglioni.
Sono state intercettate
le terribili renzate

che scambiò con gran iattanza
con un capo alla Finanza?
Matteo Renzi non le spiega:
ciò che avvien nella bottega

deve stare ben nascosto,
questo è il primo presupposto.
Sulla popolarità
nutre dubbi in quantità?

Ordina mille sondaggi
che alla gente fanno i raggi
per sondarne il gradimento:
ogni dì men tot percento.

Se il Financial Times attacca
e lo vede andare in vacca,
per fortuna l’Unità
gran soddisfazion gli dà.

Il suo nuovo timoniere
ogni dì ci fa sapere
che il governo del Narciso
ci ha portato in paradiso.

“Di migliore nulla vedo!”,
canta D’Angelis, l’aedo,
che, promosso direttore,
lecca il culo al suo Signore.

10 agosto 2015

Questo e quello per me pari sono

Caro Matteo, tuo Silvio.
(il Fatto Quotidiano, 31 luglio 2015)

Questo e quello per me pari sono

Berlusconi è disperato
perché Renzi gli ha copiato
il programma e lo realizza.
Gli elettor, pieni di stizza,

fanno crescere il suo dramma
poiché gli dicono: “Smamma,
questo giovane premier
sembra assai meglio di te

che passavi il tempo in porno
con le tue olgettine intorno
che, alla caccia del denaro,
han di te fatto un cazzaro”.

Non soltanto gli elettori,
se ne vanno i grandi amori
come son Bondi e Verdini
che, insensibili ai quattrini

che a gogò gli procurava,
or faranno vita schiava
da quel giovane toscano
che del loro deretano

certo si prenderà cura
nella Camera futura:
ai suoi servi il Parlamento,
agli ostili un pugno al mento.

Berlusconi fa l’elenco
di ciò che il toscan giovenco
gli ha rubato dal paniere
di statista Cavaliere.

Via l’Articolo diciotto!
Chi lavora fa fagotto
quando serve al suo padrone:
crescerà l’occupazione!

Con l’arrivo del bavaglio
non saranno più bersaglio
delle iene dei giornali
gli affaristi criminali

e i briganti della casta:
giunto è il tempo di dir basta!
La riforma della scuola
metterà la museruola

a insegnanti indipendenti.
Solo a quelli deferenti
ad un preside padrone
toccherà la promozione.

Altra grande novità:
la responsabilità
civil per i magistrati
farà sì che gli imputati

siano i giudici e i pm.
La migliore delle gemme
del programma del caimano
ora è gemma del toscano.

Dimezzato il Parlamento,
il Senato del portento,
visti i fatti assai recenti,
sarà un clan di delinquenti

che coi sol rimborsi spese
sbancherà questo paese.
Nuova legge elettorale:
come diventò un maiale

quella che era una porcata.
Dà l’Italia ad un pirata
al di fuor di ogni controllo,
elettor sempre più pollo.

La riforma della Rai:
per por fine ai vecchi guai,
cda stile Gasparri
e un gran capo che non sgarri

e sia sempre subalterno
poiché scelto da un governo,
che in Italia oggi vuol dire
scelto dal toscano Sire.

Ed infine meno tasse:
alle imprese ed alle masse
e perfino ai pensionati.
Diverrem tutti prelati.

Con l’elenco di Matteo
si scoraggia il vecchio reo
che si sfoga con Dudù:
“Non comanderò mai più!

Chiudo tutto e vado via,
qui sarebbe un’agonia.
Renzi nomino mio erede:
in menzogne e malafede”.

4 agosto 2015

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