Meno quindici

Riforme a rischio rinvio. Il governo punta su Pa e sulla legge di stabilità.
L’Italicum “superato”al Senato dal testo Madia.
(la Repubblica, 9 settembre 2014)
Diritti civili, quanto è timido il “rivoluzionario” Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 9 settembre 2014)
I decreti restano al palo. Il Colle attende ancora sblocca-Italia e giustizia.
(la Repubblica, 10 settembre 2014)
Sanità, via ai tagli.
(la Repubblica, 11 settembre 2014)
Renzi ispira meno fiducia e perde 15 punti in tre mesi.
(la Repubblica, 12 settembre 2014)
Bce: l’Italia sempre peggio.
(il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2014)
Riforme, scatta il controllo Ue sull’Italia: “Subito lavoro, giustizia e burocrazia”.
(la Repubblica, 13 settembre 2014)
Cottarelli: “Lascio a ottobre, ma i tagli devono continuare”. Dalla Sanità 900 milioni.
(ibidem)
Anche Renzi fa regali al Vaticano.
(il Fatto Quotidiano, 13 settembre 2014)
La scuola al via senza professori, da Torino a Palermo è già caos cattedre.
(la Repubblica, 15 settembre 2014)

Meno quindici

Siamo a settembre, si ritorna a scuola.
Anche Matteo, il primo della classe,
indossando una bianca camiciola,
corre nell’aula come se volasse,

lieto di ritrovare la maestra
alla qual raccontar la sua vacanza.
Smartphone nella sinistra, iPad a destra,
le mostra selfie e foto in abbondanza.

Qui il giorno del carretto coi gelati,
quelli buoni, con panna artigianale,
nel pieno dell’estate ingurgitati
per rispondere a un orrido giornale.

Là la foto con il secchiello in testa,
non per sembrare un matto in libertà
che in tal modo che è strano manifesta,
ma per offrire gli euro per la Sla.

Poi la serie di foto dell’Iraq
dove è volato in veste di sceriffo
per salvar da un orrendo patatrac
le vittime del perfido Califfo,

rifornendole d’armi arrugginite
che faran tutto meno che sparare
anche perché non sono ancor partite.
In verità Matteo si dà da fare

per evitar che la maestra chieda
se ha fatto i compiti delle vacanze.
Ma la maestra incalza la sua preda
e di salvarsi non ci son speranze.

Per il Senato ha fatto una porcata,
per il lavoro non ha fatto nulla.
La legge elettoral? Se l’è scordata!
Lo sblocca Italia? Lo ha strozzato in culla,

con tre miliardi invece di quaranta.
Centomila assunzioni per la scuola?
E’ solo la Giannini che millanta,
quest’anno neanche un decimo ne arruola.

La crescita? Al momento ancor non c’è
e certamente non arriverà
fino a quando non ci darà la Ue
la tanto attesa flessibilità.

“Hai fatto i compiti sulla Giustizia,
la prescrizione, l’auto riciclaggio
e del falso in bilancio la nequizia?”
“Maestra, c’è un orrendo personaggio

il qual proprio non vuole che li faccia.
E’ un delinquente che mi fa paura
e se dovessi farli poi mi caccia!”
“Di preti e monache hai preso cura?”

“Ho fatto un buon lavoro lì, direi:
i preti pagheran men Imu e Tasi,
alle scuole private ho dato sghei,
sui diritti civili piena stasi

e l’eterologa l’ho rimandata”.
“Per i tagli alle spese come va?”
“A Cottarelli la prima tagliata,
poi conto di tagliar la Sanità!”

La maestra non sembra soddisfatta
e glielo dice molto chiaramente:
“Dopo tante promesse, gratta gratta,
hai fatto poco, per non dire niente…”

“Maestra, mi ci voglion mille giorni
perché alla fine qualche cosa spunti…”
“Caro Matteo, soltanto palle sforni,
comincio a toglierti quindici punti”.

blog MicroMega, 16 settembre 2014

Qualis pater talis filius

Il 40% del bonus Irpef mangiato dalla Tasi e dalle addizionali locali.
(la Repubblica, 10 aprile 2014)
“In Rai spazio solo al televenditore Renzi”.
(il Fatto Quotidiano, 12 aprile 2014)
Camusso, gelo e fischi al congresso della Fiom.
(il Fatto Quotidiano, 13 aprile 2014)
Berlusconi da Renzi, confermato il patto. “Ma voglio modifiche”. Il premier: Senato subito.
(la Repubblica, 15 aprile 2014)
Le riforme con lo zoppo sono a rischio: Renzi vede B.
(il Fatto Quotidiano, 15 aprile 2014)
L’allarme di Berlusconi: “Bisogna cambiare l’Italicum”. Renzi frena: “Non si vota ora”.
(la Repubblica, 16 aprile 2014)
Italicum all’ultimo respiro.
(il Fatto Quotidiano, 16 aprile 2014)
Dopo l’Italicum, il Senato. Slitta un’altra riforma.
(il Fatto Quotidiano, 17 aprile 2014)

Qualis pater talis filius

Ormai sono due vecchie conoscenze
Berlusconi ed il guitto fiorentino
che già quand’era sindaco a Firenze
corse a trovarlo a Villa San Martino.

Da allora, come fra vecchi compari,
si son moltiplicati rendez-vous,
chiamate e messaggini ai cellulari,
incontri in compagnia ed a tu per tu.

Così l’inciucio del primo momento
si è evoluto da complice bisbiglio
in liaison fra docente e allievo attento
e in rapporto di un padre con il figlio.

Il padre e professore Berlusconi
ha consegnato al pargolo suo allievo
le dispense con tutte le istruzioni
per diventar statista di rilievo.

“Prometti ottanta euro ai sempliciotti
come in passato io tolsi l’Imu e l’Ici
e al tempo di pagarli glieli fotti
con un gioco di trucchi ed artifici”.

“Nel proporre una legge elettorale
sostieni che è miglior della porcata. .
Basta che sia, pur se tale e quale,
da una ministra gnocca presentata.

Con liste chiuse, premio e sbarramenti
la Consulta un bel dì la boccerà,
ma gli eletti saranno a te obbedienti
e sul momento questo basterà”.

“Tieni le luci accese nella notte
e la mattina twitta presto assai,
la massa di babbei che tutto inghiotte
con questi gesti ti conquisterai”.

”Fatti fotografar coi candidati,
ho visto che a Torino l’hai già fatto,
pur se sembrate due veri sfigati
per queste cose il popolo va matto”.

“Vai sempre alla tivù, mi raccomando
poiché gli spettator sono dei pirla
che bevon le bugie che stai sparando.
E’ cosa che già fai, ma è ben ridirla!”

“Prometti tanti posti di lavoro
e col Jobs Act poi frega i cigiellini.
I sindacati litigan fra loro
ed il colpevole sarà Landini”.

“Non toccare il conflitto d’interessi
e prima o poi te ne potrai giovare”.
“Con i preti moltiplica gli amplessi
e la Tasi non fargliela pagare”.

“Rottama le auto blu come Tremonti,
gli italiani ci sono già cascati
ed a farsi fregar son sempre pronti.
Decine di governi li han gabbati”.

“Per la scuola non devi fare nulla.
I miei governi l’han tolta di mezzo
grazie alle cure di quella fanciulla.
Al massimo puoi far qualche rappezzo

e dare qualche soldo alle private.
Ho visto la Giannini già in azione…”.
“L’evasione fiscal non la toccate,
sia in Italia che in Confederazione”.

“Le donne van promosse ed ovviamente
non per i meriti del bunga bunga.
Per farti bello, falle presidente
così che almeno qualcheduna giunga

ad avere uno straccio di potere.
I presidenti non contano nulla
e costan poco più di un consigliere”.
“Con gli F 35 si trastulla

il nostro amato Capo dello Stato,
pertanto di ridurli fai sol finta”.
“Per la trasformazione del Senato
datti da far con tutta la tua grinta.

Con una sola Camera ed in più
eletta con l’Italicum potrai
alla democrazia fare cucù”.
“Segui questi consigli e vincerai!”

Fu così che seguendo le istruzioni
dell’anziana macchietta meneghina
il più sveglio dei nuovi fanfaroni
portò questo Paese alla rovina.

blog MicroMega, 18 aprile 2014

Top