Il Vissani del Pd

L’offerta di Bersani al Pdl. “Insieme solo per le riforme, ma niente governissimi”. Spiraglio per l’intesa. Berlusconi studia l’uscita dall’aula.
(la Repubblica, 27 marzo 2013)
“Ma per il Quirinale il nome spetta a noi”.
Berlusconi alza il tiro: no a una stretta su conflitto d’interessi e ineleggibilità.
(ibidem)
“No a Bersani anche se ci supplica”. Voto compatto dei parlamentari, ma Grillo teme un bis di Grasso.
(ibidem)
Si chiama “Convenzione” la trattativa con Berlusconi.
I democratici offrono la presidenza al Pdl o al Movimento.
(il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2013)
Niente fiducia al Pd. “Risaliamo al Colle”. I cinque stelle bloccano Bersani all’unaninimità.
Da lui non accettiamo altre proposte.
(ibidem)
Pdl e Grillo bloccano le trattative. Bersani: “Il centrodestra vuole il Colle, ma è un baratto inaccettabile”.
(la Repubblica, 28 marzo 2013)
E il governo del presidente scuote il Pd.
(ibidem)
Berlusconi blocca la trattativa: “Io o Gianni Letta al Quirinale, solo così mi sento garantito”.
(ibidem)
Spunta la “rosa” dei grillini per il dopo Bersani.
(ibidem)
Bersani si gioca l’incarico: il Pd chiama Pdl e Lega.
(il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2013)
Una questione di fiducia. M5S ha una proposta pronta.
(ibidem)

Il Vissani del Pd

A metà fra un alchimista
e un audace equilibrista,
Pierluigi, senza antenna,
sembra il Cavalier Tentenna.

Conquistar verrebbe Grillo,
ma fra i suoi soffre l’assillo
della banda di inciucioni
pien d’ardor per Berlusconi.

E’ difficile trovare
la ricetta per sfamare
i lacchè del Pdl
e i campion del Cinque Stelle Continua a leggere

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