Come te non c’è nessuno

Rea Silvia.
(il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2013)

Come te non c’è nessuno

La condanna al delinquente
ha spronato la sua gente
a paragonare il reo
ad un ricco mausoleo

di famosi personaggi:
eroi, dittatori, saggi,
assassin, perseguitati,
evasori, letterati,

in un mix prova lampante
di una massa delirante,
sottomessa e adulatrice
che non sa quel che si dice.

Per Barani il nostro reo
è Pertini, è Galileo.
Socrate per De Martini
e per Sgarbi Pasolini.

Per l’esercito adorante
oltre a Cesare è il furfante,
Gandhi, Havel, Erdogan,
mentre pensa a D’Artagnan

Quagliariello, il saggio pio.
Per Antonio Razzi è Dio.
Per Malan è Moranino.
E’ Guareschi Giovannino

per gli amici del Giornale
per i quali il criminale
può sembrar pure ai severi
Dreyfus, Pellico, Alighieri.

Se per Amicone è il Che,
per Daniela Santanché
Silvio è Yulia Timoshenko.
Proseguendo nell’elenco,

è Gesù per Angelino,
per la Comi è Valentino,
evasor motociclista
e Rotondi mette in pista

nientemeno che Aldo Moro.
Minzolini, bocca d’oro,
parla di Nelson Mandela
e Guzzanti invece svela

che par Gramsci il Cavaliere.
Libero ci fa sapere,
mentre come un cane latra,
che il caimano è Shinawatra,

è Peron, è San Suu Kyi.
E non è finita qui:
Mario Mauro con amore
vuol per l’Unto del Signore

l’amnistia che ai ciellenisti
ed ai vil nazifascisti
ha concesso un dì Palmiro.
E così si chiude il giro.

La moral che si può trarre
in attesa delle sbarre?
Checché dica questa gente
Berlusconi è un delinquente,

delle tasse un evasore,
un bandito, un malfattore
che vuol prenderci per pirla.
Ora è tempo di finirla,

per ridare al Belpaese
non lo schifo a larghe intese
degli oscen quaraquaquà,
ma Giustizia e Dignità.

blog MicroMega, 26 agosto 2013

San Caimano martire

Televisione e mercato dei senatori. Berlusconi indagato per corruzione.
L’inchiesta di Napoli su Saccà e le offerte a Randazzo.
(la Repubblica, 12 dicembre 2007)
La telefonata. Silvio, le attrici e l’Operazione Libertà.
La richiesta a Saccà: la Russo e la Manna utili a far saltare il governo.
(la Repubblica, 21 dicembre 2007)
Nuove intercettazioni, è scontro Rai-Mediaset. Ecco le telefonate di Berlusconi su politici e attrici.
(la Repubblica, 27 giugno 2008)
Berlusconi al Gran Bazar di Montecitorio, “caccia” ai deputati Udc e agli indecisi.
(la Repubblica, 10 settembre 2010)
Quei soldi per far cadere Prodi.
(il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2010)
Corruzione, indagato Berlusconi. “Comprò il mio voto con 3 milioni”.
La confessione di De Gregorio che fece cadere Prodi. Il Pdl: andiamo in piazza.
(la Repubblica, 1 marzo 2013)
Operazione Libertà. B. pagò De Gregorio, così cadde Prodi.
(il Fatto Quotidiano, 1 marzo 2013)
Soldi, incarichi e ricatti. Il golpe bianco di Berlusconi che avvelenò il governo Prodi.
(la Repubblica, 2 marzo 2013)
De Gregorio: “Ho silurato Prodi con gli americani”.
(il Fatto Quotidiano, 2 marzo 2013)
Ora Berlusconi rischia la mazzata. Raduno anti-pm il 23 marzo.
(ibidem)
“Questo è solo l’inizio della valanga. Ora devono parlare Lavitola e gli altri”.
De Gregorio: “Silvio pensava alla campagna acquisti e basta”.
(la Repubblica, 3 marzo 2013)

San Caimano martire

Delinquente per sentenza,
colleziona Sua Indecenza
un processo dopo l’altro,
ma poiché è piuttosto scaltro,

più che scaltro, anzi, pirata,
fino a adesso l’ha sfangata.
Ora spunta De Gregorio,
senatore migratorio,

che di corruzion lo accusa:
“Tre milion chi li ricusa
per saltar da Prodi a qua?”
Fu l’Azione Libertà

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