Lazzaro e lazzarone

Tutto è perdonato.
(il Fatto Quotidiano, 25 maggio 2017)
Vi ricordate chi è? “Delinquente abituale” e “finanziava la mafia”: il nuovo alleato di Renzi.
(ibidem)
“Mai con la destra” e altre balle. Quando Silvio era il puzzone.
(il Fatto Quotidiano, 26 maggio 2017)
Gratti il tedesco, esce l’Italicum.
(il Fatto Quotidiano, 2 giugno 2017)

Lazzaro e lazzarone

Mente sempre, è nel suo stile.
“In un Paése civile
quando è un leader condannato
se ne va a casa, è scontato!”

“E’ colpevole il Berlusca:
per chi la prigion si busca
con condanna conclusiva
non esiste alternativa,

è game over, la partita
in politica è finita!”
“Per il bene del Paese
mai più inciuci e larghe intese

col birbante Berlusconi,
senza dubbi e esitazioni!”
“Come ognun può ben sapere
è il passato il Cavaliere

e io parlo del futuro.
In pensione andrà il figuro
con i suoi persecutori
che di lui non son migliori!”

Fatte queste affermazioni,
il campion dei lazzaroni
le ha scordate prontamente
ed è pronto a un indecente

e novello Nazareno
con quel Berlusconi osceno,
per sentenza in tribunale
delinquente naturale.

Tutto quanto è perdonato
del suo lurido passato:
le sue tante leggi ad hoc,
di menzogne un grande stock,

il conflitto di interessi,
i suoi mandrilleschi eccessi,
la Costituzion stuprata,
la Giustizia malmenata,

le tangenti, i fondi neri,
i mafiosi, gli stallieri,
il controllo della Rai,
i flirt coi guerrafondai

in Iraq e Afghanistan,
a Gheddafi il baciaman,
le azion contro i magistrati,
i parlamentar comprati,

dell’Europa i sabotaggi,
dei tiranni i vassallaggi,
le sentenze a pagamento,
corna e gaffe a ogni momento

e nel mondo in ogni dove,
le minori nelle alcove.
Matteo Renzi è un arrivista
e pur di tornare in pista

molto in fretta ad evitare
che qualcun si dia da fare
e gli freghi la cadrega,
vengon buoni Grillo, Lega

e il caimano sempre amato.
Il quartetto ha concordato
una legge elettorale
che è una truffa colossale:

definita alla tedesca,
è in realtà un’orrenda tresca
per fregare gli elettori
e piazzare i servitori

sugli scranni in Parlamento.
E’ il sistema fraudolento
dell’ignobile boy scout
che dà al popolo il knockout.

Dopo il voto, larghe intese
con il turpe vecchio arnese,
già in passato una rovina:
“Silvio, alzati e cammina!”

Matteo corre senza freno.
“Gentiloni sta sereno!”
sarà il la per l’avventura
che ha già un nom: democratura.

Nel frattempo Mattarella,
un’eterna pennichella,
ogni dì sembra più triste.
“Forza, Presidente! Esiste?”

blog MicroMega, 8 giugno 2017

Zitti, parla Martirello!

Il Troiellum.
(il Fatto Quotidiano, 20 dicembre 2016)
Il segnale di Mattarella: regole chiare presto per poi tornare al voto.
(la Repubblica, 2 gennaio 2017)
Da Pitruzzella a Mattarella la voglia di bavaglio al Web.
(il Fatto Quotidiano, 3 gennaio 2017)

Zitti, parla Martirello!

E’ il trentuno, venti e trenta,
Martirello si presenta
ben truccato alla tivù.
Sono dieci giorni e più

che si allena intensamente;
a quell’ora normalmente,
recitate le preghiere
come fa tutte le sere,

col pigiama di flanella
fa la nanna Mattarella
ed è stato faticoso
nelle ore di riposo

far le prove del messaggio,
ma l’illustre personaggio
è in perfetta forma quando
fa il discorso memorando.

Elencate le sventure,
i disastri, le paure
che nell’anno che è finito
il Paese hanno colpito,

ha descritto ogni problema
per il qual l’Italia rema
in un mar sempre in tempesta,
senza mai poter far festa.

Ovviamente non ha detto
che la colpa è del ducetto
che ha promesso mari e monti
e ha lasciato in rosso i conti.

Parlò poi di web cattivo
proponendo l’obiettivo
di una ignobile censura
verso la democratura,

riesumando là per là
l’orwelliana verità
distillata dal potere
di uno Stato da temere.

E poi l’ultima sparata
sull’infamia rinnovata
di un premier che non è eletto
e perché, dopo il ducetto,

è arrivato Gentiloni
senza fare le elezioni.
Il volpone ci ha spiegato:
“Per la Camera e il Senato

manca nel momento attuale
una legge elettorale
omogenea e similare:
così non si può votare”.

Ma di dire tralasciò
chi l’Italicum firmò,
una legge che era un golpe
e oltre a tutte le altre colpe

del Senato si scordava
mentre ancora in vita stava,
come adesso in vita sta
dopo i No in gran quantità.

Così grazie a Giorgio Re,
alla Boschi, a Renzi e
al distratto Mattarella,
si esibisce in passerella

il felpato Gentiloni
con un gruppo di cialtroni,
di renziani Signorsì.
Grazie a loro giunti qui,

per trovar la nuova legge
con la quale voti il gregge,
sono pronti mediatori,
saggi, facilitatori,

ultimatum, comitati
sia ristretti che allargati,
lodi, tavoli ed appelli,
tavolini e quagliarielli

Doppio turno o alla tedesca,
mista od alla puttanesca,
provincial, maggioritaria,
comunal con l’orticaria,

mix di uninominale
con tot di proporzionale,
alla greca o alla francese,
con o senza maionese,

senza o con lo sbarramento
dallo zero al tot per cento,
con le preferenze o il premio…
per il candidato astemio.

Una legge si farà
e qualcuno vincerà:
certo non saremo noi,
in eterno parco buoi.

blog MicroMega, 6 gennaio 2017

Matteo stai sereno

Matteo, stai sereno

La Fenomenologia
di Matteo Renzi, il messia,
di Pierfranco Pellizzetti
ci racconta i tristi effetti

che ha causato alla Nazione
la venuta del cialtrone
fra soavi viperette
e affaristi da manette,

fra sconquassi da blairismo
e esplosion d’egocentrismo,
fra riforme da orticaria
e una svolta autoritaria

verso la renziana pax,
slide, menzogne e guttalax.
Lo scrittor nel suo volume
ci ha descritto con acume

ogni azion del fiorentino,
l’efficienza alla Schettino,
il passaggio da ballista
a tonyblairian statista,

la sua gellidipendenza
all’ennesima potenza,
i suoi santi in paradiso
e l’angelico sorriso

da Gioconda all’aretina
della sua fata turchina,
lo spoil system, le amicizie,
le politiche nequizie

e poi l’ultima renzata:
la Costituzion stuprata.
Grazie, illustre professore,
il suo libro le fa onore

e a men farne non si può
nella lotta per il No.
Editor n’è il Manifesto,
comperatelo, ma presto:

sarà un pungolo perfetto
poiché, dopo averlo letto,
bando ai dubbi: lotta dura
contro la democratura.

blog MicroMega, 4 novembre 2016

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