Domani è un altro scorno

Berlusconi, il giorno del giudizio.
(la Repubblica, 311uglio 2013)
Condanna o rinvio, le strade della Cassazione.
(ibidem)
Domani è un altro porno.
(il Fatto Quotidiano, 31 luglio 2013)
“Ciao Cavaliere”, ma in crisi andrà il centrosinistra.
(ibidem)

Domani è un altro scorno

La sentenza tanto attesa
sul futuro poco pesa.
Lo statista da strapazzo,
qualsivoglia sia l’andazzo,

detterà le condizioni
alla banda di cialtroni
al governo del Paese
con le ignominiose intese.

Se la Cassazion rinvia
Berlusconi e compagnia
all’Appello nuovamente,
misericordiosamente

una prescrizion, la nona,
salverà Silvio Mammona,
confermando al Cavaliere
la funzion del timoniere.

Se l’assoluzione arriva
con gli applausi e con gli evviva
del suo popolo nefando,
resterà Silvio al comando.

Se gli danno quattro anni,
il caiman non avrà danni:
tre l’indulto gliene toglie,
l’altro con la simil moglie

lo vivrà in qualche magione,
che lui chiamerà prigione,
con i fan che a formichiere
gli berliccano il sedere.

Al Senato non andrà,
ma già adesso non ci va
e per gli ordini e i ricatti
userà i mezzi più adatti.

Se gli dan l’interdizione
da ogni pubblica funzione,
non sarà grave il problema:
o si pagherà un sistema

per convincere il Senato
d’essere perseguitato,
con conflitti far i poteri
che poi duran anni interi

o fa il Grillo che comanda
da lontano la sua banda,
con telefono e internet.
La moral? Potrà l’umét,

come ha fatto fino ad ora,
mandar tutto alla mlora
con il suo comando abietto,
qualsivoglia sia il verdetto:

il rinvio, l’interdizione,
la prigion, l’assoluzione.
Il Pd può star tranquillo,
i ricatti del mandrillo

certo non gli mancheranno.
Giorgio Re sull’alto scranno
potrà credersi Gesù.
E l’Italia? Non c’è più!

31 luglio 2013

Giorgio, il Temporeggiatore

Napolitano: “Resto fino all’ultimo giorno”.
Nomina dieci saggi per risolvere la crisi e rassicura l’Europa: un governo c’è e lavora.
(la Repubblica, 31 marzo 2013)
La mossa del Colle per prendere tempo. “Bisognava tranquillizzare i mercati”.
(ibidem)
Napolitano non si dimette e s’inventa i dieci “saggi”.
(il Fatto Quotidiano, 31 marzo 2013)
Il revival del manuale Cencelli per i dieci “saggi” dell’inciucio.
(ibidem)
Saggi, il Pdl sfida il Quirinale. Bocciati anche da Grillo. Napolitano: sospetti infondati, sono a tempo.
(la Repubblica, 2 aprile 2013)
Grillo attacca: “Non servono badanti”.
(ibidem)
Anche Napolitano scarica i 10 saggi dello scandalo.
(il Fatto Quotidiano, 2 aprile 2013)
Passo indietro di Re Giorgio: “Saggi informali e a tempo”.
(ibidem)

Giorgio, il Temporeggiatore

Ringraziamo i Cinquestelle,
compagnia falso-ribelle
e l’insultatore Grillo
se c’è il rischio che il Mandrillo

prima o poi torni al potere.
Dei grillin grazie alle schiere
questo Parlamento nuovo,
di briganti non più covo,

bensì luogo di virtù
grazie a donne e gioventù,
non combina ancora niente
poiché Giorgio, il presidente, Continua a leggere

Il Vissani del Pd

L’offerta di Bersani al Pdl. “Insieme solo per le riforme, ma niente governissimi”. Spiraglio per l’intesa. Berlusconi studia l’uscita dall’aula.
(la Repubblica, 27 marzo 2013)
“Ma per il Quirinale il nome spetta a noi”.
Berlusconi alza il tiro: no a una stretta su conflitto d’interessi e ineleggibilità.
(ibidem)
“No a Bersani anche se ci supplica”. Voto compatto dei parlamentari, ma Grillo teme un bis di Grasso.
(ibidem)
Si chiama “Convenzione” la trattativa con Berlusconi.
I democratici offrono la presidenza al Pdl o al Movimento.
(il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2013)
Niente fiducia al Pd. “Risaliamo al Colle”. I cinque stelle bloccano Bersani all’unaninimità.
Da lui non accettiamo altre proposte.
(ibidem)
Pdl e Grillo bloccano le trattative. Bersani: “Il centrodestra vuole il Colle, ma è un baratto inaccettabile”.
(la Repubblica, 28 marzo 2013)
E il governo del presidente scuote il Pd.
(ibidem)
Berlusconi blocca la trattativa: “Io o Gianni Letta al Quirinale, solo così mi sento garantito”.
(ibidem)
Spunta la “rosa” dei grillini per il dopo Bersani.
(ibidem)
Bersani si gioca l’incarico: il Pd chiama Pdl e Lega.
(il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2013)
Una questione di fiducia. M5S ha una proposta pronta.
(ibidem)

Il Vissani del Pd

A metà fra un alchimista
e un audace equilibrista,
Pierluigi, senza antenna,
sembra il Cavalier Tentenna.

Conquistar verrebbe Grillo,
ma fra i suoi soffre l’assillo
della banda di inciucioni
pien d’ardor per Berlusconi.

E’ difficile trovare
la ricetta per sfamare
i lacchè del Pdl
e i campion del Cinque Stelle Continua a leggere

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