Comunione e fatturazione

Rivoluzione scuola, ecco il piano. “Meritocrazia e apertura ai privati”.
(la Repubblica, 26 agosto 2014)
Riecco la Woodstock ciellina dove si applaude laqualunque.
(il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2014)

Comunione e fatturazione

E’ giunto, puntual come il destino,
a Rimini quel meeting di Cielle
che ogni anno scatena un gran casino
con suon di preci e indegne passerelle,

bla bla ministerial, ceri e rosari,
fruscio di banconote ed omelie.
Han detto: “Più valori e meno affari!”,
ma eran solo le solite bugie.

Cassaforte dei soldi dello Stato
era Cielle e tale è ancor rimasta,
cambia a parole, ma nulla è cambiato
e il tanfo dei quattrin tutto sovrasta.

Resta ancora il mistero degli applausi
che accolgono chiunque sia il premier,
nessuno sa spiegar cosa li causi,
nessuno sa trovar qualche perché.

Hanno applaudito prémier piduisti,
mafiosi, professori, pappemolle,
puttanieri in calor, falsi statisti
ed un anno persin l’uomo del Colle.

Hanno applaudito Silvio Berlusconi,
Giulio Andreotti, Enrico Letta, Monti,
fra i non premier Bersani e Formigoni
e quest’anno per Renzi erano pronti.

Ma il guitto fiorentin vuol cambiar verso
e ai poveri ciellin l’ha data buca,
anche se, astuto, il tempo non ha perso
narrando a Tempi qualche fanfaluca,

ma anzitutto riempiendo di ministri
il palco dell’ignobile adunata.
Impon la cronaca che si registri
che la Giannini a Rimini è arrivata,

accolta dagli applausi e da una ola
dei ploton di entusiastici ciellini
cui narra la riforma della scuola
che a quelle sol dei preti dà i quattrini.

Non lo permette la Costituzione,
dei ministri il Consiglio non sa nulla,
ma cambia verso il premier fanfarone
e la Costituzion lesto maciulla.

I ciellini per storia e tradizione
governativi son sempre e comunque
per una semplicissima ragione:
ch’è il governo che gli euro spende, dunque…

Mentre piovono applausi ed ovazioni
da gente con tre bocche ed otto mani,
a un tratto si scatenan lampi e tuoni:
scende Gesù dai suoi cieli lontani

per cacciare dal Tempio via i mercanti.
Quando i suoi colpi iniziano a cadere
la torma di affaristi si fa avanti
e lo allontana a calci nel sedere.

blog MicroMega, 29agosto 2014

Renzi, il caimino

Renzi: “Persi 20 anni, ora cambiamo”. E boccia amnistia e indulto: un errore.
Pd, parte la sfida: “Il governo va avanti, se fa”. Finocchiaro nel mirino.
(la Repubblica, 13 ottobre 2013)
“E’ da un anno che io sto con il sindaco, ma per D’Alema l’affetto resta intatto”.
Latorre: lo so che dicono che sono un infiltrato dell’ex premier, ma i fatti smentiranno la diceria.
(ibidem)
E la rete prende in giro gli slogan alla rovescia e la “freccia” del sindaco.
(ibidem)
Renzi, no a Letta e al Colle. “L’amnistia è un autogol”. L’ex rottamatore inizia le primarie da Bari.
“Presenteremo una proposta sulla legge elettorale. Sosteniamo il governo se fa le cose”. Quirinale irritato.
(il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2013)

Renzi, il caimino

Alla Fiera del Levante
Matteo Renzi, scoppiettante,
tutto in grigio e con cravatta,
con fatica si arrabatta

a non attaccare Letta,
ma la semplice frasetta
”Se il governo fa, va avanti”
sembra proprio che lo schianti

poiché Enrico, a quanto pare,
tanto avanti non sa andare.
Con stil tardoveltroniano
tra un boy-scout e Celentano,

con toscano bla, bla, bla
e allettante vacuità,
il brillante giovinotto
tira fuori il nuovo motto

ch’è “L’Italia cambia verso”,
lamentando il tempo perso
dai futuri rottamati
nei vent’anni ormai passati.

“Son crollati voti e iscritti,
o cambiamo o siamo fritti!”
Con l’Europa se la prende,
e con le due leggi orrende

Bossi-Fini e Giovanardi
e a Re Giorgio spiega: “Guardi
che l’indulto e l’amnistia
son la stessa anomalia

di chi segna un’autorete,
poiché a tutti insegnerete,
se in galera non si sta,
che non c’è legalità”.

“Il Porcellum va cambiato,
ma togliamolo al Senato
dove, con la Finocchiaro,
ben sicuro sta al riparo.

Basta con le larghe intese!
Per il bene del paese
senza la turpe alleanza
torneremo all’alternanza

che l’orrendo inciucio svelle!
Noi sarem le sentinelle
di un sistema bipolare
che l’Italia può salvare!”

“Consultando gli insegnanti,
da domani andremo avanti,
cominciando dalla scuola”.
Mentre i fan fanno la ola,

ecco l’ultimo schitarro:
“Molti spingeranno il carro,
ma nessun vi salirà.
Basta coi quaraquaquà!”

Troppa grazia, Sant’Antonio!
Renzi par proprio un demonio
nell’offrir con furberia
la fasulla mercanzia!

Nessun dubbio che Matteo,
sceso in campo nel torneo,
sia campione di mendacio.
“Oggi è come il primo bacio,

tanto per incominciare…
Poi saprem continuare!”
Ma poi guardi le sue fiamme
e ti vien da dire: “Jamme!”,

velocissimo scappando:
son Latorre con Burlando
e con Boccia l’ex lettiano.
Renzi è un piccolo caimano!

blog MicroMega, 14 ottobre 2013

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