A domanda non risponde

Berlusconi al Pdl: dimettiamoci tutti.
(la Repubblica, 26 settembre 2013)
La setta Pdl si fa esplodere.
(il Fatto Quotidiano, 26 settembre 2013)
Omaggio a Craxi e insulti ai giudici: Napolitano sta zitto.
(ibidem)
Napolitano: “Berlusconi inquietante, assurdo parlare di colpo di stato”.
(la Repubblica, 27 settembre 2013)
Il Colle rompe la trattativa: non interferisco con i giudici.
(il Fatto Quotidiano, 27 settembre 2013)
Berlusconi dimette i suoi ministri, è crisi.
(la Repubblica, 28 settembre 2013)
Il Capo dimette i ministri. Pdl nel caos, aria di fronda.
(il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2013)

A domanda non risponde

“Soddisfatto, Presidente,
d’aver dato a un delinquente
un aiuto settennale,
concedendo al criminale

mille ed una scappatoia?
D’aver, per paura boia,
consentito a un mascalzone
di stuprare una Nazione?

D’aver fatto di un bandito
l’alleato riverito
nel governo a larghe intese?
D’aver spinto il suo Paese

al disastro più sicuro
nel trattar questo figuro
come fosse uno statista?
D’aver fatto di un artista

degli inganni e dei ricatti
l’uom col quale fare patti?
Inquietante Berlusconi?
Presidente, ci perdoni,

ma lo scopre solo adesso
sol perché i lacché ha dimesso?
O, da vecchio comunista
che di sozzeria ne ha vista,

se n’è mitridatizzato
e allo schifo si è avvezzato?
O negli ultimi trent’anni
non ha visto che d’inganni,

evasione e corruzioni
è campione Berlusconi?
Non lo ha letto sulla stampa?
Forse in riva al Lete campa,

occhi e orecchi ben tappati
come fan certi primati?
Si è scordato di Bettino,
socialista birichino,

che ha salvato a Berlusconi
le sue tre televisioni,
foraggiato con dovizia
per beffare la Giustizia?

L’altro giorno da Stefania,
che da sempre la dilania,
Lei fu timido e silente,
il sodal di un delinquente.

Non ritiene che il caimano,
visto che Napolitano
fece già tanto per lui,
si sia illuso, in tempi bui

di sentenze decisive,
Lei mettesse sul chi vive
chi lo deve giudicare?
E’ difficile pensare

che chi vuol le larghe intese
con un malfattor palese
non capisca che il birbone
farà la rivoluzione

ove la condanna arrivi?
Pur essendo comprensivi
per la sua avanzata età,
il dilemma è questo qua:

o lei è tanto sprovveduto
che al miracolo ha creduto
di un caiman che, condannato,
si dimette dal Senato

o ha promesso al galeotto
un tombal salvacondotto,
sottinteso o manifesto,
che lo dichiarasse onesto.

Poi la cosa è andata male.
Nei due casi al Quirinale
Lei per certo non fa onore.
Lasci il posto a un successore!”

blog MicroMega, 2 ottobre 2013

Aggiungi un losco a tavola

Ruby, sette anni a Berlusconi. “Prostituzione e concussione, merita l’interdizione perpetua”.
(la Repubblica, 26 giugno 2013)
Sette anni a Berlusconi. La vergogna è governare insieme a lui.
(il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2013)
Berlusconi rassicura Napolitano: “Non farò cadere il governo”.
(la Repubblica, 27 giugno 2013)
E Silvio chiede l’aiuto del Quirinale. “La neutralità non serve più con questi pm”.
(ibidem)
Inciucio. Prosegue il tour istituzionale dopo i sette anni per concussione e prostituzione.
Il condannato ricevuto al Colle. Cancellieri: “Ci vuole l’amnistia”.
(il Fatto Quotidiano, 27 giugno 2013)
B. chiede garanzie al Quirinale.
(ibidem)
Chi comprava i senatori. “Tutto ok, ha pagato B.”
(ibidem)
Senatori comprati per conto di Silvio. De Gregorio chiede di patteggiare.
“Boicottai anche rogatorie Mediaset”.
(la Repubblica, 28 giugno 2013)
L’ex senatore voltagabbana: “Verdini comprò deputati anche per la fiducia 2010”.
(il Fatto Quotidiano, 28 giugno 2013)
Pacificatevi e governate con il condannato.
(il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2013)

Aggiungi un losco a tavola

“Presidente, ci permetta,
se salvare Enrico Letta
col suo schifo di governo
vuole dire inciucio eterno

fra il Pd ed un puttaniere
destinato alle galere
per ignobili reati
in trent’anni perpetrati,

la democrazia vaffà…
Se anziché dar l’altolà
al campion dell’intrallazzo,
Lei riceve nel Palazzo

questo ignobile figuro,
Lei ci toglie anche il futuro.
Lei che ostenta d’esser saggio
ha inquadrato il personaggio?

Ingannevole statista
dal passato piduista,
diventò ricco e potente
frequentando brutta gente,

comperandosi sentenze
e miserrime obbedienze.
Negli affari avventuroso,
dell’eroe dette a un mafioso,

fece leggi sol per sé,
anche col suo aiuto, ahimè.
Fu prescritto, fu amnistiato
e ora è pluri condannato:

per abuso nel suo ufficio
dal qual trasse beneficio
nell’agone elettorale.
Poiché fu evasor fiscale.

Ed infin qual concussore
ed utente di minore,
di Mubarak la nipote,
che impinguò con ricca dote.

Delinquente sentenziato,
oggi è a Napoli indagato
poiché par abbia corrotto
colui che, fatto fagotto

dall’Italia dei Valori,
Mortadella fece fuori:
tre milioni e De Gregorio
senator fu migratorio.

Interdetto è il Cavaliere
da ogni pubblico mestiere,
han due Corti sentenziato
e per essere cacciato

sol la Cassazione manca:
dubbio appar la faccia franca.
Perché allora, Presidente,
lo spettacolo indecente

del caimano al Quirinale?
E’ una cosa che fa male
temer che si venga a patti
con l’autore di ricatti,

veder che, dopo vent’anni
di ingiustizie, inciuci, inganni,
di promesse e di chimere,
siamo ancora in suo potere.

Presidente, al Quirinale
non inviti più quel tale,
dimostrando che a ottant’otto
c’è chi non se la fa sotto!”

blog MicroMega, 3 luglio 2013

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