I tombaroli

Referendum, la storia della Repubblica non è una zavorra.
(la Repubblica, 24 maggio 2016)
Berlinguer, Ingrao, Iotti. I renziani e l’abuso furbetto della storia.
(il Fatto Quotidiano, 24 maggio 2016)

I tombaroli

Si può dir che il tosco putto
abbia rottamato tutto.
Cominciò dalle persone
da staccar dalle poltrone:

“E’ da un po’ che lo ripeto,
sei un politico obsoleto
come lucciole e farfalle,
perciò fuori dalle balle

senza tanti piagnistei.
Devo fare posto ai miei!”
Poi passò ai corpi sociali:
“Basta beghe sindacali,

stop a welfare e diritti,
con un voucher tutti zitti,
senza articolo diciotto
sempre pronti a far fagotto!”

Poi toccò alla Istituzioni.
Peggio ancor di Berlusconi
ha zittito il Parlamento
diventato un ornamento

che le sue giornate brucia
sol coi voti di fiducia
alle leggi, anzi ai prodigi,
fatti da Palazzo Chigi.

Il momento è impegnativo
poiché il passo successivo
sarà la Costituzione.
Per voler del fanfarone

e di un vecchio comunista
già fervente stalinista
monna Boschi con Verdini,
due perfetti burattini,

stanno già per rottamarla.
Solo un No potrà salvarla.
No allo stupro e alle violenze
del ducetto di Firenze,

della vergine di Arezzo,
di Verdini, quello avvezzo
a una vita in tribunale,
dell’ex re del Quirinale

che, in memoria di Baffone,
alla libertà si oppone
ed alla democrazia
fin dai tanks in Ungheria.

Il quartetto vuole un Sì.
Ed il bello viene qui.
I fan di quel farabutto
che ha già rottamato tutto

per fregar gli oppositori
dalle tombe tiran fuori
nientemen che gli antenati
di color che han rottamati.

Ingrao, Iotti e Berlinguer,
che son stati fino a ier
odiatissimi avversari,
ora son depositari

della verità renziana.
Salta fuori la panzana
di un lor straconvinto Sì
se votassero oggi qui.

Anche i partigiani veri
di un bel Sì andrebbero fieri,
copyright Elena Boschi.
Ci son esseri più loschi

dei toscani ragazzotti?
“Italian che tutto inghiotti
da perfetto credulone,
salva la Costituzione!

Con un pugno ben diretto
all’orribile quartetto
che stuprando va la storia,
vota No e sarà vittoria!”

blog MicroMega, 26 maggio 2016

Passodopopasso

“Da oggi al via i MilleGiorni, non sono ammalato di annunci”.
(la Repubblica, 2 settembre 2014)
Occupazione e cantieri. Sul sito dei MilleGiorni l’Italia ad alto ottimismo fatta solo di belle notizie.
(ibidem)
“Basta annunci” e Renzi ci fa una conferenza stampa. Presentato a Palazzo Chigi il sito che illustra il “programma dei MilleGiorni”. Dai proclami il premier passa al giorno per giorno.
(il Fatto Quotidiano, 2 settembre 2014)
La “lettizzazione” del primo ministro.
(ibidem)

Passodopopasso

Primo settembre. “Siamo al giorno zero
dei Mille Giorni per cambiar l’Italia!”
Cosa è successo al grande condottiero
che da sei mesi i creduloni ammalia?

E’ la secchiata fredda per la Sla
che a Matteo Renzi ha dato una calmata
od ha fatto il toscan quaraquaqua
indigestione di panna montata?

Partì col dir: “Cinque riforme, ADESSO!,
cinque mesi a faremo uno sconquasso”.
Ne ha fatta mezza, da buttar nel cesso
ed ora cambia: “PASSODOPOPASSO”.

Partì con i programmi ed i proclami,
gli annunci, le promesse, le scadenze,
fece sognar stupendi panorami
nonché future italiche eccellenze.

Adesso Renzi sembra assai più mite:
“Faremo meno conferenze stampa
poiché non siam malati di annuncite!”
Ma annuncia e di vergogna non avvampa.

“Alt alle rendite di posizione!”
“Saran più brevi le cause civili!”
“Non son gli ottanta euro in discussione”.
“Faremo in mille giorni mille asili!”

“Cambieremo il mercato del lavoro!”
“Il giusto posto avrem tra i nostri soci!”
“Nell’investire della Ue il tesoro
di tutto il West saremo i più veloci!”

“Non intendiamo far rivoluzioni,
ma interventi pazienti e costruttivi
per arrivare a delle conclusioni.
Son rivoluzionari gli obiettivi!”

“L’Italia cambierem, piaccia o non piaccia
ai gufi ed agli esperti di palude,
non rimarrà del vecchio alcuna traccia,
non follower sarem, ma leader!” Chiude.

Al posto delle slide ora c’è il sito
con il solito elenco di promesse:
un Jobs Act non ancora definito.
Le province che son sempre le stesse.

Lo sblocca Italia che non sblocca niente.
La giustizia penal sempre in attesa
di aver l’ok del noto delinquente
e la Costituzione vilipesa.

Eran riforme, sono linee guida.
Col passodopopasso sembra Letta,
Impegno Italia era la sua sfida,
il Decreto del Far la sua ricetta.

Pur se con le parole non arretra,
non sembra più che sia Renzi, la bomba:
“Siam la goccia che scava nella pietra!”
Speriamo non sia quella della tomba.

blog MicroMega, 4 settembre 2014

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